Sentenza emanata dalla Corte d’appello di Reggio Calabria, la pena per il boss di Archi, ritenuto il capocrimine della ‘ndrangheta reggina, è stata rideterminata rispetto ai 27 anni di reclusione inflitti nel primo processo.
Condannato a 13 anni di carcere, il boss Giuseppe De Stefano, collegato al maxi-processo “Meta”, iniziato nel 2007, che ha le sue origini dall’attività investigativa che si concentrava sul boss Pasquale Condello, detto “il Supremo” . Il giudice Giancarlo Bianchi ha deciso questa condanna nonostante i 27 anni di reclusione inflitti nel primo processo.
Il processo era nato da un’inchiesta del Ros, coordinata dal procuratore aggiunto Giuseppe Lombardo e dal sostituto procuratore generale Domenico Galletta, all’epoca entrambi sostituti della Dda di Reggio Calabria.
Sono stati condannati anche il boss di Sinopoli Cosimo Alvaro (7 anni e 4 mesi), Domenico Condello (10 anni), l’ex sindaco di San Procopio Rocco Palermo (2 anni e 6 mesi) e Antonino Crisalli (2 anni e 11 mesi). Sono stati assolti, invece, Antonio Giustra e Umberto Francesco Creazzo.