Ilario Ammendolia ci parla della moneta coniata a Caulonia come simbolo di integrazione tra popoli.
La moneta sotto riprodotta è stata utilizzata dagli immigrati a Caulonia tra il 2009 e il 2012.
Ovviamente nessuno intendeva contendere allo Stato il diritto esclusivo di “battere moneta” si trattava soltanto di un bonus, piuttosto ben fatto, che tendeva ad integrare gli ospiti sin dal primo giorno del loro arrivo nella comunità, trasformandoli da assistiti in protagonisti.
Individuarli come coloro che avrebbero ridato nuova linfa ad un popolo anemico e pallido a causa di un secolare flusso migratorio.
Certo, si trattava di un esperimento che collocava due Comuni del profondo Sud (Riace e Caulonia) su un terreno di assoluta avanguardia.
Il protagonismo del “Sud” è intollerabile per la classe dirigente nazionale che ha bisogno di una Calabria rappresentata da personaggi mediocri e subalterni.
Riace mise in circolazione dei bonus bellissimi con il volto di Peppe Valarioti, Nelson Mandela, Martin Luther King.
Caulonia non fu da meno.
L’altro giorno ho rivisto il bonus da 20 euro utilizzato a Caulonia che è quello che potete vedere in questo post.
Sullo sfondo, il “mosaico bizantino” che si può ammirare in tutta la sua bellezza a Caulonia centro e che testimonia la nostra “centralità” tra Oriente e Occidente. Il Sud che per secoli è stato l’occidente dell’impero Bizantino oggi dovrebbe e potrebbe essere il ponte tra due mondi che devono incontrarsi piuttosto che scontrarsi in stupide e barbare guerre.
Ben visibile nella moneta il busto del nostro conterraneo Tommaso Campanella, simbolo di una ferrea volontà di reagire alla miseria, non solo economica, del suo tempo anche a costo di rifugiarsi nell’Utopia. Quindi le parole simbolo della Rivoluzione francese “Libertà, Uguaglianza, Fratellanza” a cui noi abbiamo aggiunto il nostro “no al razzismo”.
Infine, ma non meno importante, il richiamo alla Repubblica Rossa di Caulonia. Non un’esaltazione acritica di quella esperienza grande e drammatica, ma una presa d’atto che un popolo, in un’ora tragica della nostra storia, ha trovato la forza di ribellarsi al lungo feudalesimo, per tentare di entrare nel mondo moderno.
La moneta è la testimonianza di quanta bellezza si possa trovare nella politica che diventa “Progetto” d’una intera comunità. Quando si ha un grande passato si potrebbe immaginare un grande futuro anche se ciò non è mai scontato.
Concludo,
Alla fine del 2010 in un piccolo paese della Calabria i palestinesi hanno festeggiato il Natale con i Cristiani iracheni, con i curdi, con i musulmani, con i migranti dell’Africa profonda.
Religioni diverse, pelle diversa, storia diversa ma l’assoluta consapevolezza di appartenere alla famiglia umana e per ratificarlo il consiglio comunale di Caulonia aveva modificato il suo statuto per dare il diritto di voto, alle elezioni amministrative, ai migranti con regolare permesso di soggiorno.
Convivere insieme si deve e si può.
Con questo BUON NATALE a tutti!