Parliamo di libri con Franco Crinò…
Parliamo con Franco Crinò, nostro amico, oltre che senatore della Repubblica e tanti altri incarichi nel partito Socialista Italiano. Spesso ci confrontiamo su temi culturali, oggi vi vogliamo parlare di un libro, “In principio fu lo stoccafisso” di Francesco Spanò.
Ha letto il !ibro “In principio fu lo stoccafisso ” di Francesco Spanò?
Si…ma prima voglio dire che di Francesco Spanò ammiro la semplicità : svolgere i suoi prestigiosi compiti professionali alla Luiss e correre in una contrada di Gerace per aiutare un’iniziativa, non stancarsi mai per le mille telefonate di chiarimento, spiegazioni, inviti, come autore e personaggio pubblico…Alberto Sordi diceva di sé “Ho tanto, potrei permettermi tant’altro, ma che piacere la sera mettermi a preparare ‘na barchetta de pane cor pomodoro…”. Ammiro la sua versatilità come autore : “Peperoncino” e “Stoccafisso” sono sposati nel piatto e nelle sue pubblicazioni…simmetriche, “Gerace”con i “Borghi”, con lo “Smart working”- ho citato alcune tematiche dei suoi libri – Francesco le ha “celebrate” pure. Abbiamo avuto la fortuna di avere Francesco tra i relatori nelle nostre iniziative come Comune di Casignana, in estate nel Centro Storico , a febbraio a Roma alla Fondazione Willi Brandt, per la proiezione del film Il Profumo del Tempo. Lo apprezziamo molto.
Che commento vuole fare sul libro?
Nel leggere il suo libro , vi ho accostato dei pensieri personali. Anche per non essere ripetitivo con illustri commentatori. La serie “Wikings” che ho seguito in televisione su Netflix, uomini e guerrieri di quelle regioni baltiche, dove nasce, che avevano lo stoccafisso come loro cibo d’elezione… È scritto nel libro. Come pure “Lo stoccafisso, grazie ai Normanni, presente già nel 1061 nei porti di Reggio Calabria e Messina dove ormeggiavano le navi che poi avrebbero sopportato le prime crociate” . Le guerre di religione, insomma. I pericoli del mondo che irrompono anche andando a parlare di tutt’altro argomento. Il baccalà, poi – viene puntualizzato – è roba più del Sud d’Europa (venne dopo), ora è presente sulla ribalta…in cucina e ai tavoli…e a Perugia e Milano, dove passo lunghi periodi, ahimè, stento a…reperirlo ( al pari dello stoccafisso)…
Ma per avvicinarsi di più da noi…?
…Scendendo “giù dal monte” , l’exploit in cucina che vediamo qui. In estate ed anche in altri periodi dell’anno, per prenotare per lo stoccafisso nei ristoranti di Mammola e altrove, bisogna farlo un mese prima. Non avrà ragione quel politico che dichiarò che non è proprio vero che ce la passiamo male, che i ristoranti sono sempre pieni – vero è che sono un grande numero le famiglie che non possono permettersi di frequentarli – , ma c’è da dire che aumenta in maniera esponenziale il gradimento di questo prodotto. Adesso Francesco lo promuove ancora più.
Cucinato come?
In tutti i modi… Francesco ci fa anche questo regalo, le ricette, nel suo libro ” In principio fu lo stoccafisso”…Alla mammolese con patate, salsa di pomodoro, olive, capperi e peperoncino…Alla genovese, alla livornese, all’anconetana, alla messinese…Io che sono un amante dei primi, per gustare alla grande quello con sugo di stoccafisso e possibili varianti, mi viene comodo Mammola (…se prenoto per tempo…)