Ripercorriamo, insieme, gli avvenimenti e i personaggi che hanno segnato la data del 17 dicembre.
Accadde che:
1973 (50 anni fa): l’American Psychiatric Association cancella l’omosessualità dalla sua lista delle malattie mentali. Quel giorno il Board of Trustees, una sorta di commissione interna di garanzia della prima associazione degli psichiatri americani, dopo anni di scontri e forti polemiche scientifiche, sancì definitivamente che essere gay non si poteva considerare una ‘mental illness’, una sorta di disturbo psichico da curare in clinica o con farmaci, come la schizofrenia o altre patologie. Una tappa importante che segnò un passo avanti storico per il movimento a favore dei diritti gay. Oggi pensare che chi ama una persona del suo stesso sesso non sia un malato da curare appare una cosa scontata, ma all’epoca quella decisione arrivò al termine di una stagione segnata da un dibattito fortissimo e una violenta contrapposizione sociale.
1989 (34 anni fa): i Simpson debuttano, negli Stati Uniti, in episodi di mezz’ora in prima serata, sulla rete Fox. Si tratta di una popolare sitcom animata statunitense creata dal fumettista Matt Groening nel 1987 per la Fox Broadcasting Company. La serie è una parodia satirica della società e dello stile di vita statunitense, impersonificati dalla famiglia Simpson, protagonista dell’opera, composta da Homer, Marge e dai loro tre figli Bart, Lisa e Maggie. Ambientato in una cittadina statunitense chiamata Springfield, il cartone tratta in chiave umoristica molti aspetti della condizione umana, tra cui la cultura, la società e la stessa televisione. L’idea della famiglia Simpson venne applicata da Matt Groening e James L. Brooks nel 1987, in una serie di corti animati di un minuto da mandare in onda durante il Tracey Ullman Show. La loro prima apparizione nel talk show avvenne il 19 aprile di quello stesso anno, in un corto intitolato Good Night. Da quel momento, fino al 1989, I Simpson andarono in onda durante gli intermezzi pubblicitari dello show, ottenendo un buon successo di pubblico. I Simpson sono subito diventati uno show di punta della 20th Century Fox, grande casa produttrice di film; nel corso degli anni, infatti, hanno vinto numerosi e importanti premi televisivi. Ad oggi, è la più lunga sitcom e serie animata statunitense mai trasmessa.
Nato oggi:
1936 (87 anni fa): nasce, a Buenos Aires (Argentina), Papa Francesco, all’anagrafe Jorge Mario Bergoglio, 266º papa della Chiesa cattolica e vescovo di Roma. Appartiene ad una famiglia le cui origini sono italiane, nello specifico piemontesi. Prima di entrare in seminario i suoi studi iniziali appartengono all’area scientifica chimica. Nel 1958 entra a far parte, come novizio, della Compagnia di Gesù. Il 13 dicembre 1969 diventa sacerdote, a 33 anni. Nel 1986 si reca in Germania per il completamento del proprio dottorato di studi teologici. Torna, quindi, in patria, nella città di Córdoba, chiamato ad essere direttore spirituale e confessore della locale chiesa della Compagnia di Gesù. Il 20 maggio 1992 viene nominato vescovo ausiliare di Buenos Aires, mentre il 3 giugno 1997 è nominato arcivescovo coadiutore di Buenos Aires. Alla morte del cardinale Antonio Quarracino diventa la figura religiosa più importante dell’intera Argentina. Papa Giovanni Paolo II lo nomina cardinale il 21 febbraio 2001. Dopo il lutto di Karol Wojtyla, Jorge Mario Bergoglio è considerato uno dei candidati più in vista per l’elezione a nuovo Pontefice, nel conclave del 2005. Verrà eletto Joseph Ratzinger, ma secondo alcune notizie trapelate dopo il conclave, l’argentino sarebbe stato proprio il nome più votato dopo quello del nuovo papa. Lo stesso Ratzinger sarebbe stato fra i cardinali che avrebbero appoggiato l’elezione di Bergoglio. Dopo la rinuncia alla carica di pontefice di papa Benedetto XVI, il nuovo conclave elegge Jorge Mario Bergoglio come suo successore nella sera del 13 marzo 2013: il nuovo pontefice assume il nome di papa Francesco. È il primo papa non europeo, è il primo papa gesuita, ed è il primo a farsi ispirare da Francesco d’Assisi nella scelta del nome, esprimendo da subito sensibilità verso i simboli che il santo reca nella sua figura così come nel suo messaggio di semplicità e umiltà. da quando è stato eletto, Papa Francesco non nasconde di pensare spesso alla morte. Inoltre, ha più volte dichiarato che vede il papato come «un ruolo per la vita», pur avendo rispettato la scelta delle dimissioni del suo predecessore, papa Benedetto XVI. Da quando è stato eletto al soglio di Pietro, sta apparecchiando con precisione tutte le norme relative al suo funerale, perchè vuole rivoluzionare la chiesa anche da morto. Nell’ultima intervista rilasciata alla giornalista Valentina Alazaraki per la televisione messicana Nmás, ha detto che sta rivedendo con il cerimoniere papale il rito funebre del pontefice, allo scopo di semplificarlo notevolmente.