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Siderno: importante incontro sui pericoli del web alla “Corrado Alvaro”

Sabato, 25 novembre, vi è stato un importante incontro, organizzato dalla scuola media “Corrado Alvaro” di Siderno, presso l’Istituto Superiore “Guglielmo Marconi” che, in collaborazione con il Centro Studi Giuridici “Zaleuco” di Locri, ha affrontato temi attuali quali cyberbullismo, bullismo, intelligenza artificiale e uso corretto della tecnologia.

L’incontro, denominato appunto “Genitori Attenti”- Uso corretto delle nuove tecnologie, ha visto al centro del dibattito proprio i genitori e i loro figli, con i primi che sono stati messi al corrente dei modi migliori di gestire il rapporto ragazzi-tecnologie in modo da limitare i pericoli, non pochi, che vagano sul web. Uno dei principali problemi dell’uso dei social, ad esempio, è il sempre più risicato concetto di privacy che i giovani sviluppano. Foto, video e altro, anche di natura intima, vengono spesso messi in circolazione con l’illusione che possano restare “privati”. Tale abitudine, soprattutto nei giovani, può provocare conseguenza personali anche molto pesanti, come già evidenziato da diversi studi del settore. Il concetto di privacy è, pertanto, estremamente importante e ai genitori è assegnato il compito di istruire i propri figli a porre un limite alle informazioni che condividono in rete. Altro pericolo riscontrato è il tempo, sempre più lungo, che i giovani passano sui social. Secondo le stime, si passa dalle 3 alle 6 ore sul web, perlopiù per noia, e ciò causa diversi stravolgimenti alla vita dei ragazzi, andando a complicare, tra le altre cose, anche l’equilibrio sogno-veglia, fondamentale nella vita di tutti.

Vi è poi il cyberbullismo, sia esso ricevuto o perpetrato, che sempre più spesso vede i più giovani come protagonisti o vittime a causa di commenti negativi e diffamanti. Tali pratiche possono portare problemi gravi alle stesse famiglie dato che, le nuove norme di legge, equiparano spesso tali azioni social alla stregue di veri insulti e azioni infamanti, con tanto di possibilità di denunce e querele.

In tutto ciò, la parte della diga tra ciò che è lecito fare e no resta in gran parte alle famiglie che dovrebbe dosare in modo ferreo il tempo che i giovani trascorrono sul web e, anche in quel caso, prendere ogni contromisura necessaria per ripararli dalle zone più oscure dei social.

A tal fine è stato consigliato di intrattenere un rapporto aperto e di fiducia con i propri ragazzi, in modo che questi ultimi non sentano il bisogno di celare (cosa molto facile al giorno d’oggi) le proprie attività sul web.

 

 

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