di Giusi Mauro
Futuro, giovani, lavoro e inclusione sociale. Queste sono state le parole d’ordine dell’evento: “Dialogo su Formazione e lavoro come metodi di inclusione sociale e culturale” tenutosi presso l’Hotel Parco dei Principi a Roccella Jonica. L’incontro, tenutosi ieri pomeriggio e che proseguirà nella giornata di oggi, rappresenta la conclusione del progetto: “I walk the line” ideato dalla Città Metropolitana di Reggio Calabria. Un’idea nata nel 2019 e che ha visto la luce quest’anno, un progetto, nell’ambito del Pon Legalità, destinato ai giovani (di età compresa tra i 14 e i 25 anni) residenti nel territorio della Città Metropolitana di Reggio Calabria. Un progetto che ha avuto come obiettivo quello di contribuire ed incentivare l’inclusione sociale e lavorativa di particolari categorie di soggetti a rischio devianza, che vivono nell’area metropolitana, caratterizzata da un elevato tasso di esclusione sociale. Il tema di fondo di ogni azione del progetto si è basata su principi di: solidarietà, legalità e responsabilità. L’obiettivo era quello di contrastare il disagio adolescenziale, promuovere la cultura e la legalità e il lavoro come riscatto sociale e territoriale. Varie sono state le attività che hanno visto coinvolti i ragazzi: esperienze di riscoperta dell’identità culturale calabrese; di tipo escursionistico e naturalistico; percorsi di contrasto al bullismo e al cyber bullismo, alla violenza di genere e alla dispersione scolastica. Si tratta di partecipazione attiva a percorsi di orientamento scolastico-lavorativo, realizzati con soggetti titolati e specialisti, nonché con associazioni e organismi di categoria, al fine di creare opportunità di lavoro e attivare nuove risorse nel contesto socio economico. Sono presenti percorsi di volontariato per attività di pubblica utilità, nonché collaborazioni ed azioni solidali verso fasce marginali e soggetti disabili, anziani e fasce della popolazione più povera. Nel corso della prima giornata conclusiva, gli attori coinvolti hanno tirato le somme di questa intensa esperienza. “Non c’è lavoro senza formazione -sottolinea il consigliere Domenico Cartolano del comune di Roccella Jonica- e non c’è formazione senza studio. Roccella, sarà sempre pronta ad accogliere questo tipo di iniziative”. Anche Marcella Posano coordinatrice del progetto nella Locride, ribadisce “l’importanza del coinvolgimento delle istituzioni e, soprattutto, delle scuole. Perché -conclude- il disagio si insinua dove manca la cultura”. Elena Latella commissario straordinario di Calabria Lavoro che sottolinea come “le politiche messe in campo in questa particolare occasione, rappresentano uno strumento di politica attiva che permette di mettere in contatto le aziende e i giovani. Trenta sono stati i tirocini attivati di inclusione sociale, cento quelli extra curriculari a cui hanno aderito circa centodiciannove ragazzi. Lo studio -evidenzia Latella- da la possibilità di fare scelte razionali e consapevoli; l’auspicio è quello di proseguire collaborazioni di partenariato come quelle messe in campo in questo progetto per costruire un’opportunità di lavoro concreta per i giovani calabresi. Una parte importante, ha ricordato, Domenica Bumbaca del progetto I Walk the Line, “lo hanno svolto i giovani che vi hanno preso parte, perché insieme a loro si è potuto progettare un futuro diverso”. Nel corso dell’incontro, è intervenuto il direttore de La Riviera Franco Arcidiaco, media partner del progetto, il quale ha posto l’accento sulla necessità di “cambiare la narrazione che della Calabria si fa, cercando di intercettare azioni positive. Le varie risorse Pon, nella mia lunga esperienza, ho potuto notare non sono sempre impiegate in modo virtuoso. Qui ci sono persone che hanno lavorato e prodotto qualcosa di positivo e, oggi, stiamo registrando i risultati di un’ idea virtuosa che si è realizzata. Complimenti per quello che è stato fatto”. Ovviamente, nel corso della conferenza non sono mancati i ringraziamenti ai protagonisti e ideatori del progetto ideato da Stefano Maria Catalano, poi sostituito da Domenica Catalfamo responsabile di progetto e dirigente del settore 8. Al termine della conferenza si è tenuto un momento dedicato all’attività di counseling per i ragazzi del progetto e per le scolaresche. A seguire la sfilata di Moda dell’Istituto IPSIA di Locri, “Il Diavolo veste IPSIA”. Si è poi proseguito con i recruiter che hanno aiutato i ragazzi nell’ individuazione delle competenze, culturali e professionali necessarie e, al contempo, illustrando le possibilità di occupazione nei diversi settori della filiera moda. La giornata di venerdì si è conclusa con la sfilata di moda “Floralia”, con la collaborazione di aziende del territorio e dei giovani del progetto e modelle professioniste. L’ultima giornata, quella di sabato, è dedicata alle scolaresche e ai gruppi di apprendimento con un ri-avvio delle attività per la conoscenza delle opportunità che la filiera moda, artigianato e salute/bellezza offrono.