La Raccolta dei rifiuti, la carenza idrica, il lido comunale, e le periferie abbandonate sono le 4 facce della stessa medaglia.
Riceviamo e pubblichiamo
“Noi, signor Sindaco, per sano realismo politico, non le chiediamo la dichiarazione di emergenza ambientale, che pure in questa estate particolarmente canicolare sarebbe un atto dovuto da parte sua, stante la drammatica condizione che la città sta vivendo sul fronte della raccolta dei rifiuti urbani, nonostante i tiepidi sforzi che la sua Amministrazione tenta di compiere. Emergenza , questa, cui si aggiungonperiferie
o altri problemi non meno drammatici che l’affliggono. Per tutti, la mancanza ormai quotidiana dell’acqua dai rubinetti di casa dei reggini, l’impossibilità di combattere questo caldo insolito permettendosi un bagno anzitutto al Lido Comunale, che i reggini storicamente hanno sempre considerato il “LORO” LIDO, per colpa di una programmazione estiva da anni inesistente, e per la condizione disastrata che vivono pressochè tutte le periferie cittadine, da Catona – Gallico a Bocale – Campoli, passando per tutte le zone collinari della città . Non le chiediamo questo, perchè il suo orgoglio personale ed, ancora di più, il suo interesse politico, glielo impediscono”.
E’ quanto afferma Pasquale Imbalzano, vice Coordinatore Vicario di “CAMBIAMO PER TOTI – CORAGGIO ITALIA”, per due consiliature amministratore di questa città.
“Noi, ben consci di tutto questo, Le rinnoviamo invece – ed ancora una volta- la richiesta NON di un gesto di generosità verso i reggini, ma di un atto di onestà intellettuale e politica: quello cioè di RIDURRE LA TARI PER IL 2020 E DI PARTE PER IL 2021, così come espressamente sollecitatole da mesi da centinaia di reggini in parte costituiti in “Gruppo per la Riduzione della TARI” e tenuto conto che INESORABILMENTE quasi tutte le sentenze in materia, a partire da quelle del settembre scorso della Suprema Corte di Cassazione in aderenza a leggi nazionali esistenti, hanno deciso che in caso di erogazione del servizio “A SINGHIOZZO” il Comune è tenuto a ridurla proporzionalmente. Senza contare che già a cavallo del 2020-2021 il competente Dipartimento dell’Asp reggina aveva notificato al Comune lo stato di estrema precarietà igienico-sanitaria”,continua Pasquale Imbalzano.
“Eppoi, senza rivangare i tragici errori strategici commessi negli anni scorsi sul futuro delle imprese e delle famiglie reggine, ostinandosi a non costruire sia il Museo del Mare, che è stato costretto a recuperare a furor di popolo, che la Fiera di Argillà, ( oggi poteva essere fonte di prezioso turismo di affari e congressuale), con motivazioni che ancora oggi fanno inorridire, suggeriamo alla sua Amministrazione, di bandire gli annunci e di astenersi dal fare inutili conferenze stampa, concentrandosi in queste settimane sui FATTI ed a garantire le condizioni minime per accogliere i turisti che, bontà loro, in epoca post pandemia vengono generosamente a visitare le bellezze straordinarie della nostra città e di tutti i Comprensori della nostra Provincia, dalla Piana alla Costa Viola, dall’Area Grecanica – Costa dei Gelsomini a tutta la Locride che, anche grazie al suo benefico- ormai acclarato anche scientificamente – microclima, sta diventando sempre più meta privilegiata di migliaia di turisti, giovani e meno giovani, di tutta l’Europa”, conclude Pasquale Imbalzano.
Pasquale IMBALZANO