Un turista racconta la sua disavventura durante una vacanza nella nostra Regione, quando attraversando il comune di Montepaone, ha ricevuto come dono di benvenuto una multa salatissima.
Sono un turista che è venuto in Calabria questa estate, ma che non tornerà mai più, perché ho vissuto una vera ingiustizia. L’unico peccato commesso è stato quello di passare dalla statale 106 nel tratto che attraversa il comune di Montepaone che, per aver superato di poco la velocità consentita, mi ha inviato una multa salatissima. Io voglio solo dire che non si trattano così i turisti. Dopo aver pagato la multa ho scoperto che negli anni molti hanno lamentato questo comportamento del sindaco e della sua giunta, per cui invito i calabresi a leggere questo articolo del 2020 tratto da la nuovacalabria.it, a firma di Paolo Cristofaro.
Il Comune di Montepaone vuole fare cassa. Si punta ad un milione di euro dalle multe
Se in molti si stavano chiedendo quanto possa fruttare alla casse comunali, aggiungendosi alle contravvenzioni ordinarie, un autovelox, la risposta è che le entrate sono consistenti. Si è tenuto ieri, a Montepaone, il consiglio comunane, nel quale si è discusso anche del bilancio e delle questioni economiche dell’Ente. Per il 2020, stando a quanto riferito dai consiglieri durante la seduta, sono previste entrate riferite alle violazioni del codice della strada per 1 milione di euro. La cifra è consistente e sicuramente superiore a quella di altri comuni limitrofi. Basti pensare che Squillace, a pochi chilometri di distanza, che pure ha la trafficata arteria della zona Lido, lungo l’ex SS 106, tra contravvenzioni e “photored” ai semafori, non supera i 120mila euro annui. Sicuramente la zona di Montepaone vede convergere il traffico da Soverato, ma anche da Catanzaro. Quest’ultimo non attraversa altre zone, inclusa Squillace, perché gli automobilisti imboccando la nuova SS 106 escono direttamente a Copanello di Stalettì. Stando ai primi guadagni del 2020, riportati dalla banca dati SIOPE, il Comune, nei mesi già trascorsi, avrebbe accumulato di cassa circa 220mila euro. C’è da vedere se la cifra rimarrà una semplice previsione – considerando le multe non pagate, i ricorsi e altro – o se, dati i già riscossi 220mila euro, si raggiungerà davvero la considerevole somma preventivata. Se da un lato, quindi, la presenza dell’autovelox irrita specialmente gli ignari viaggiatori in transito, dall’altro riduce il rischio incidenti, ma soprattutto, ora lo sappiamo con esattezza, garantisce entrate liquide consistenti all’Ente che, al netto delle spese, può ricavare senz’altro guadagni non indifferenti.
Un turista sconsolato