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domenica, Novembre 24, 2024
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Il tempo dei ricordi

Ripercorriamo, insieme, gli avvenimenti e i personaggi più importanti che hanno segnato la data del 3 Ottobre.

Accadde che:

1837 (186 anni fa): Samuel Morse brevetta il codice Morse, detto anche alfabeto Morse. Si tratta di un sistema per trasmettere lettere, numeri e segni di punteggiatura per mezzo di un segnale in codice ad intermittenza; uno dei primi metodi di comunicazione a distanza. Il codice Morse originale consisteva in combinazioni di punti e linee ognuna corrispondente a un numero. Ogni numero corrispondeva a una parola ricavabile attraverso la ricerca del numero in un apposito libretto. Il tasto telegrafico trasmetteva i numeri. Il costo di un messaggio telegrafato dipendeva dalla sua lunghezza, per questo si escogitarono alcuni codici commerciali in modo da codificare intere frasi in gruppi di poche lettere, di solito 5, inviati come singole parole. Da subito ebbe un successo enorme ed incontrastato, diventando lo standard per la codifica delle informazioni; nessun altro sistema alternativo fu in grado di soppiantarlo e rimase lo standard internazionale per le comunicazioni marittime fino al 1999.

1839 (184 anni fa): avviene l’inaugurazione della prima linea ferroviaria italiana, la Napoli-Portici. A percorrerla per la prima volta è stata la locomotiva a vapore Vesuvio, che quel giorno trainò il convoglio inaugurale con a bordo re Ferdinando II di Borbone e la famiglia reale. Quel momento rappresentò, per tecnologia e ingegno, un punto di partenza non solo della storia delle ferrovie italiane, ma di un’intera nazione. Era il 19 giugno del 1836 quando venne ratificata la convenzione per la costruzione di quella prima linea ferroviaria, in cui si concedeva all’ingegnere Armando Giuseppe Bayard de la Vingtrie la concessione per la costruzione in quattro anni di una linea ferroviaria da Napoli a Nocera Inferiore, con un ramo per Castellammare che si sarebbe staccato all’altezza di Torre Annunziata. Al momento dell’inaugurazione, la stazione di Napoli al Carmine non era ancora pronta: per questa ragione il primo, solenne viaggio sui binari partì da Portici. La banda della guardia reale prese posto nell’ultima vettura. Il percorso, su una linea a doppio binario lungo 7,25 chilometri, venne compiuto precisamente in nove minuti e mezzo tra ali di gente stupita e festante, accorsa per assistere al grande evento. Non c’è da stupirsi, se si pensa che quel che per noi oggi è un semplice viaggio in treno, per l’epoca era una novità sensazionale.

Scomparso oggi:

1226 (797 anni fa): muore, ad Assisi, a soli 44 anni,  San Francesco, nato Giovanni di Pietro di Bernardone, religioso e poeta. Nato, ad Assisi, tra il dicembre 1181 e il settembre 1182 è venerato come santo dalla Chiesa Cattolica. Il padre, Pietro Bernardone dei Moriconi, è un ricco mercante di stoffe e spezie, mentre la madre, Pica Bourlemont, è di estrazione nobile. La leggenda racconta che Francesco viene concepito durante un viaggio in Terra Santa della coppia, ormai in là con gli anni. Studia il latino e il volgare, la musica e la poesia e il padre gli insegna anche il francese e il provenzale con l’intento di avviarlo al commercio. Ma, nel 1205 si avvia verso la conversione.  Si raccontano vari episodi risalenti a questo periodo: da quello in cui, scambia i propri abiti con quelli di un mendicante romano e comincia a chiedere l’elemosina davanti alla Basilica di San Pietro, al famoso incontro con il lebbroso sulla piana di fronte ad Assisi. Gli amici che non riconoscono più in lui l’allegro compagno di scorribande di un tempo lo abbandonano, e il padre che comincia a capire quanto siano infondate le aspirazioni che nutre nei suoi confronti, entra in aperto contrasto con lui, scontro che si fa sempre più duro, fino a quando Pietro decide di diseredarlo. Ma Francesco, sulla pubblica piazza di Assisi, rinuncia ai beni paterni. Nel 1210, nasce l’ordine francescano grazie a papa Innocenzo III, in cui la regola principale dell’ordine è l’assoluta povertà: i frati non possono possedere nulla. Tutto quello che serve loro, compreso il rifugio, deve essere frutto di donazione. Nonostante la presenza costante della sofferenza fisica, compone anche il famoso “Cantico delle Creature”, che contribuisce a consacrarlo nell’immaginario collettivo come il frate che predica agli uccelli. Gli episodi della sua vita furono raccolti e narrati nei “Fioretti di San Francesco”, opera di anonimo trecentesco, che contribuì nel tempo alla larga diffusione del suo culto. Il 16 luglio del 1228 è stato dichiarato Santo da Papa Gregorio IX.

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