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Linee guida della Regione Calabria sul dimensionamento scolastico

Vito Pirruccio, già Dirigente Scolastico e Presidente dell’Associazione Museo della Scuola “I Care!” ci illustra, in maniera molto chiara, la situazione in Calabria sul dimensionamento della rete scolastica per il triennio 2024/2025 – 2026/2027. In base a ciò a Siderno, per esempio, ci sarebbe l’accorpamento tra le istituzioni scolastiche.

Vito Pirruccio

La Giunta Regionale della Calabria, con delibera n. 336 del 21 luglio 2023, ha emanato le linee guida “Indirizzi generali per la programmazione e la definizione del dimensionamento della rete scolastica e dell’offerta formativa – Linee guida per il triennio 2024-2025 – 2026/2027”. Il testo contiene al suo interno, oltre le linee di indirizzo, il cronoprogramma del procedimento amministrativo da attuarsi entro il 30 novembre. In tal senso, si spera che i Comuni della Locride e la Città Metropolitana di Reggio Calabria, passata la sbornia agostana, si mettano subito all’opera in quanto i Comuni devono deliberare entro il 15 settembre, la Città Metropolitana entro il 30 settembre e, a seguire, a poca distanza di tempo, gli altri soggetti chiamati, a vario

titolo, ad esprimere rilievi, pareri e proposte.
Come si vede era utilissimo discutere con largo anticipo senza attendere le calende greche e probabilmente assumere decisioni in fretta e furia.
C’è da sottolineare che le linee guida deliberate dalla Regione Calabria il 21 luglio scorso hanno necessariamente dovuto tener conto di due dati principali: quello di contesto e, in particolare, il vertiginoso calo demografico (Nell’ultimo decennio la Provincia di Reggio Calabria ha registrato una diminuzione costante delle nascite)1 e l’aver rinviato da tempo il tema scottante del dimensionamento scolastico che oggi ci presenta il conto. Per cui i nodi, a Legge di Bilancio “stringente”, sono venuti al pettine e il rinvio, è il caso di ripeterlo fino alla noia, è solo ladro del tempo.
Le linee guida partano giustamente dai dati di contesto ai quali devono necessariamente attenersi i Comuni e le istituzioni scolastiche. A tal proposito, il primo dato di riferimento è la consistenza della popolazione scolastica dell’a.s.2023- 2024 e le previsioni nei tre anni successivi. Ho estrapolato per quanto riguarda l’area centro-nord della Locride (da Siderno a Pazzano) un dato sulle nascite del primo periodo 2023 il quale, pur essendo provvisorio, mostra un drastico calo di popolazione, specie nell’area che dalla Vallata dello Stilaro arriva a Roccella Jonica

(Quest’ultimo Comune ha una media d’età tra le più alte rispetto ai Comuni limitrofi

di pari consistenza).

ISTAT DATI PROVVISORI NATI 2023 (GENNAIO-MAGGIO)[1]

COMUNE NATI
Agnana Calabra 0
Bivongi 1
Camini 2
Canolo 3
Caulonia 15
Gerace 8
Gioiosa Jonica 34
Grotteria 6
Mammola 6
Marina di Gioiosa Jonica 26
Martone 3
Monasterace 8
Pazzano 5
Placanica 6
Riace 3
Roccella Jonica 12
San Giovanni di Gerace 1
Siderno 46
Stignano 0
Stilo 11

 

Continuando nell’esame, le Linee Guida precisano quando si applicano le deroghe e ciò avviene in presenza di PES (Punti di Erogazione del Servizio) posti in “Comuni Montani” (Si considera “montano” un PES che soddisfi simultaneamente i seguenti criteri: situato ad almeno 600 metri sopra il livello del mare e il PES che eroga la medesima offerta formativa si trovi a più di 10 km di distanza); in presenza di comuni commissariati per infiltrazione mafiosa e possibilità di incentivare la creazione di reti di scuole.

Partendo da questi dati, le Linee Guida fissano un percorso chiaro che non si presta ad interpretazioni soggettive:

  • costituire scuole autonome con un numero minimo di 600 alunni solo nelle aree scarsamente popolate, nelle aree periferiche e che si caratterizzano per condizioni di particolare isolamento (questo punto fa chiaramente riferimento alle aree montane);
  • –  costituire con un numero di almeno 1000 alunni scuole autonome nelle aree ad alta intensità demografica, in particolare nei comuni capoluogo e nei comuni superiori a 15.000 abitanti. Applicando tale dato nel contesto della nostra

2 http://dati.istat.it/Index.aspx?QueryId=1966

indagine, il Comune direttamente interessato sarebbe quello di Siderno che a questo punto potrebbe vedere la costituzione di un solo Istituto Comprensivo. Tale dato viene sostenuto nei “criteri per la programmazione della rete delle Istituzioni scolastiche del I ciclo d’istruzione” laddove l’amministrazione regionale specifica: “Alla luce della recente normativa il processo di riorganizzazione della rete scolastica deve essere attuato nel rispetto degli aspetti riportati di seguito:

  • –  “… prevedere preferibilmente accorpamenti tra istituzioni scolastiche appartenenti al medesimo Comune” (Sarebbe il caso di Siderno, come detto sopra- n.d.r.-) “o Unione di Comuni” (Potrebbero rientrare, pertanto, i Comuni ricadenti nella Vallata del Torbido). E, nel caso in cui si proceda all’aggregazione di due o più autonomie scolastiche, la sede degli uffici della Dirigenza scolastica dovrà essere mantenuta di norma presso l’istituzione scolastica con il maggior numero di allievi;
  • –  Non sarà possibile autorizzare la costituzione di nuovo istituti omnicomprensivi e si dovrà tendere all’eliminazione di quelli esistenti.

    Per quanto riguarda la programmazione della rete scolastica delle istituzioni del II° ciclo, interessante è la scelta della Regione Calabria di privilegiare, laddove possibile, la costituzione dei “Poli liceali” e dei “Poli tecnico-professionali” “attraverso l’aggregazione di istituzioni scolastiche e PES che erogano indirizzi di studio, articolazioni e opzioni omogenei e coerenti fra di loro”.

    Le linee guida, infine, puntualizzano la corretta applicazione della normativa vigente in sede di formazione delle classi (Il DPR n. 81/2009 fissa i parametri per la formazione delle classi), la specificazione del PES e i relativi parametri e conseguentemente precisano le situazioni da esaminare e correggere. In questo caso le correzioni riguardano:

  • –  I PES (plessi) che non hanno un corso completo: 5 classi per la primaria, 3 per la secondaria di I grado e 5 per la scuola secondaria di II grado;
  • –  I plessi in cui il numero di alunni non rispetta i parametri del DPR n. 81/2009;
  • –  le pluriclassi che vanno possibilmente evitate e sensibilmente ridotte. Interessante il discorso riguardante la costituzione dei “Poli per l’Infanzia” con la “dotazione di ogni Sistema Locale di Educazione di un numero di Poli coerenti con il numero di bambini nella fascia 0-6 presenti sul territorio … garantendo almeno un Polo per ogni Sistema Locale”. La Regione Calabria ha suddiviso il territorio in 31 Sistemi Locali dell’Educazione e dell’Istruzione e nella Locride gravitano 3 SLEI: il n. 25 di Caulonia che comprende i Comuni da Pazzano a Roccella Jonica; il n. 27 di Locri che comprende i Comuni da Gioiosa Jonica a Sant’Ilario dello Ionio e il n.

29 di Bovalino che comprende i restanti Comuni da Ardore a Brancaleone e paesi interni dell’Aspromonte fino a San Luca.
Specie su quest’ultimo aspetto, ma in generale per le implicazioni che le prossime decisioni avranno su tutto il sistema scolastico della Locride, sarebbe doveroso che l’Assemblea dei Sindaci discutesse sull’argomento Rete Scolastica e individuasse, a sua volta, alcune linee di interesse comune. Non so, comunque, data la tempistica prima illustrata e il silenzio assordante che sull’argomento mi pare di avvertire, ci sia il tempo e l’interesse comune ad affrontare in una logica di sistema l’intero discorso sul dimensionamento della rete Scolastica della Locride.

In ogni caso, il tempo corre e non vorrei si riascoltassero i piagnistei demagogici e populisti che ci ha abituati certa politica avvezza più al rinvio che all’affrontare i problemi quando si presentano.
Se il tempo è tiranno, arrivare “a rotta di collo” è puramente irresponsabile.

 

[1] http://dati.istat.it/Index.aspx?QueryId=1966

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