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Il tempo dei ricordi

Ripercorriamo, insieme, gli avvenimenti e i personaggi più importanti che hanno segnato la data del 18 Agosto.

Accadde che:

1587 (436 anni fa): a Roanoke nasce Virginia Dare, nipote del governatore John White: è la prima persona di origine inglese a nascere nel continente americano.  I suoi genitori erano Ananias Dare (muratore e piastrellista) e Eleanor White, figlia del pioniere John White, capo della spedizione. I coloni si erano stabiliti su Roanoke il 22 luglio dello stesso anno e White riuscì a stabilire rapporti pacifici con alcune tribù locali. In seguito all’uccisione di un colono, White fu costretto a recarsi in Inghilterra per chiedere aiuto, tuttavia per vari imprevisti non tornò a Roanoke prima del 1590. Il destino dei 115 coloni, compresa Virginia, è rimasto un mistero. Secondo alcune interpretazioni i coloni si sarebbero spostati sull’ isola di Croatoan (nota nel ventunesimo secolo come Hatteras), oppure è possibile che si siano integrati con le popolazioni indigene della zona. L’unica testimonianza della nascita di Virginia ci è arrivata attraverso il nonno, scampato alla sparizione di massa dei coloni. Virginia Dare è diventata un simbolo importante della tradizione americana. Per molti rappresenta l’innocenza e la purezza, proprie di una neonata, per altri invece è simbolo di un nuovo inizio, perciò di speranza, ed infine di mistero, poiché non si sa come sia proceduta la sua vita dopo la nascita. Negli anni ‘80 è anche diventata un simbolo dei diritti delle donne.

1903 (120 anni fa): l’ingegnere tedesco Karl Jatho costruisce il primo modello di aeroplano a motore quattro mesi prima dei fratelli Wright. Jatho fece dei “balzi” progressivamente sempre più lunghi ai comandi del suo triplano, successivamente da lui modificato in biplano, con elica a spinta, in un campo situato a Vahrenwalder Heide poco fuori della città di Hannover. Il suo primo “volo”, fu di solo 18 metri a circa 1 metro di altezza, e non venne verificato. Jatho successivamente rinunciò ad ulteriori tentativi, notando che “Malgrado molti sforzi, non riesco a fare voli più lunghi o più in alto: Il motore è poco potente”. Con il velivolo modificato, l’ingegnere avrebbe fatto nel novembre del 1903 un volo di 60 metri a 3 o 4 metri d’altezza, un mese prima dei Fratelli Wright.

Nata oggi:

1912 (111 anni fa): nasce, a Roma, Elsa Morante scrittrice, saggista, poetessa e traduttrice, considerata tra le più importanti narratrici del secondo dopoguerra. Figlia di Irma Poggibonsi, maestra elementare ebrea e di Francesco Lo Monaco, cresce tuttavia in casa del padre anagrafico Augusto Morante, istitutore in un riformatorio per minorenni. Alla fine degli studi liceali, lascia la famiglia e va a vivere per conto proprio, ma la mancanza di mezzi economici la costringe ad abbandonare la facoltà di Lettere. Negli anni Trenta vive infatti da sola, mantenendosi con la redazione di tesi di laurea, dando lezioni private di italiano e latino, ed in seguito collaborando a riviste e a giornali. Nel 1936 conosce Alberto Moravia, che sposerà nel 1941. Nello stesso anno viene pubblicato anche il suo primo libro, “Il gioco segreto”, in cui è raccolta una piccola parte della vasta produzione narrativa destinata ai giornali. Le sue personali e familiari inquietudini, il suo appassionato gusto della finzione emergono già nel “Diario”, redatto dal 19 gennaio al 30 luglio 1938, ma pubblicato solamente nel 1990. Nel 1943 inizia a scrivere il suo primo romanzo “Menzogna e sortilegio”, interrompendone la stesura per seguire il marito, indiziato di antifascismo, in Ciociaria. Nell’estate del ’44 ritorna a Roma, ma intanto il suo complicato e difficile rapporto con Moravia alterna momenti di comunicazione intensa, ad altri di distacco e malessere. In Elsa Morante, infatti, il bisogno di autonomia contrasta con una forte esigenza di protezione e di affetto. Allo stesso modo desidera e rifiuta la maternità, a cui rinuncia, ma di cui rimpiange, al tempo stesso, la possibilità perduta. Nel 1948 esce “Menzogna e sortilegio”, con cui vince il premio Viareggio. I due coniugi, con il migliorare della loro situazione economica, si trasferiscono in un attico in via dell’Oca, che ben presto diverrà uno dei più frequentati ritrovi del mondo intellettuale romano. Nei primi anni Cinquanta Elsa lavora alla redazione del suo secondo romanzo “L’isola di Arturo”, che esce con notevole successo nel 1957, vincendo il premio Strega. Nel 1960, pur non abbandonando la residenza coniugale e il proprio studio ai Parioli, si trasferisce in un appartamento tutto per sé. In questi anni conosce il pittore newyorkese Bill Morrow, con il quale instaurerà un profondo e intenso rapporto, ma dovrà subire la sua perdita, quando il pittore morirà precipitando da un grattacielo. Nel 1962 si separa definitivamente dal marito. Gli anni successivi sono assai drammatici per la Morante appare tormentata dall’ossessione della morte del suo giovane amico e dalla minaccia della vecchiaia. Nel 1974 esce, ottenendo un immenso successo popolare, ma suscitando diverse polemiche e riserve, il suo terzo romanzo “La storia “. Nel 1976 inizia la stesura del suo ultimo romanzo “Aracoeli “, che porterà a termine e pubblicherà solamente nel 1982. Muore, a Roma, il 25 novembre 1985.

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