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lunedì, Novembre 25, 2024
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Il Turismo che potrebbe essere

Su questo giornale troverete un’ampia scelta di cose da fare con concerti e festival, libri e Stocco, birra e salsicce, moda e teatro. Tutto dentro per la solita estate calabrese, in cui si mischia tutto: buono e paesano, di livello e kitsch, usato e nuovo. Tutto alla fine fa brodo per tenere dentro turisti e nostrani, emigrati e migranti, giovani e vecchi. Ma è turismo questo?

 I numeri verranno a fine stagione e prima arriveranno i soliti buoni propositi, gli auspici, le notizie entusiasmanti. Dal mare e i monti saranno solo cose buone, arrivi e presenze in crescita (ad occhio), decine di sagre dal Pollino all’Aspromonte, feste e festicciole etc. etc. Ma poi?

Su questo giornale troverete un’ampia scelta di cose da fare, concerti e festival, libri e Stocco, birra e salsicce, moda e teatro. Tutto dentro per la solita estate calabrese, in cui si mischia tutto: buono e paesano, di livello e kitsch, usato e nuovo. Tutto alla fine fa brodo per tenere dentro turisti e nostrani, emigrati e migranti, giovani e vecchi. Ma è turismo questo? È una politica turistica questa? È industria del turismo come pomposamente si dice da decenni? Senza capire che tipo di prodotto si debba offrire la risposta è già data: si raccoglie anche quest’anno quel che si può racimolare senza puntare al mare di risorse che abbiamo e che spesso nemmeno sappiamo e dunque non valorizziamo. Penso solo, per fare un esempio, al parco archeologico di Locri: una meraviglia che dovrebbe portare solo quello migliaia di persone al giorno e poi a cascata nei bar, sulle spiagge, nei ristoranti, negli alberghi etc. Ma il tutto con programmazione e con senso della prospettiva futura. Non, invece, con il mordi e fuggi che contraddistingue la politica turistica dalle nostre parti. Il punto è proprio questo: ne hai voglia di parlare di Calabria bella e di Calabria meravigliosa se non intervieni sui nodi strutturali come, ad esempio, le infrastrutture viarie. Se per andare da Rosarno a Locri da qui a poco uno impiegherà più tempo che per andare a Napoli come li porti i turisti diretti in Sicilia a fare una capatina sempre a quel meraviglioso parco archeologico di Locri o a Kaulon o a Stignano? Insomma, per imitare la riviera romagnola o il Trentino ci vuole ben altro che il nostro caos estivo solito. I numeri alla fine saranno pure buoni, ma il senso è di un’altra incompiuta.

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