Recensione di Luciano Domenighini sul nuovo libro di Daniela Ferraro, “Era solo amore”
“Era solo amore” è una silloge di sessantasei composizioni poetiche, molte delle quali precedute da una nota in prosa a mo’ di esergo o di introduzione.
Tema comune e filo conduttore della raccolta è l’Amore, cantato dalla poetessa calabrese da varie angolazioni e attraverso vari momenti della sua vita e della sua produzione artistica. “Era solo amore” ripercorre un ben definito svolgimento temporale e presenta una conseguente disposizione biografica dei testi poetici lungo le epoche della vita, secondo una consequenzialità ben precisa. L’opera, infatti, ripercorre le tappe affettive di una vita e appare come un diario interiore che testimonia il nascere, l’evolversi, il declinare e infine lo spegnersi di un percorso sentimentale, passando attraverso eventi, emozioni e stati d’animo via via nuovi e contrastanti ma sempre legati e dipendenti dallo svolgersi negli anni dell’esperienza amorosa dell’autrice.
Tre parti la compongono: una prima parte, entusiastica, che celebra i giorni felici e appaganti; una seconda, amara, che si potrebbe definire “della delusione e della disillusione” e un “congedo” che assume tratti fiabeschi, pervenendo infine alla saggezza e all’accettazione del proprio destino.