La Senatrice della Lega, Tilde Minasi, ha annunciato di aver interessato il Ministro dell’economia e finanze della situazione di bilancio del Comune di Reggio, sottoponendo alla sua attenzione in particolare una serie di incongruenze che restituiscono un quadro poco chiaro circa la reale situazione finanziaria dell’Ente.
Queste le parole della senatrice: “Ho presentato al Ministro Giorgetti un’interrogazione a risposta scritta per chiedere se sia a conoscenza della situazione finanziaria del Comune di Reggio Calabria e se non ritenga sia il caso avviare un’attività ispettiva per le opportune verifiche amministrativo-contabili a carico dell’Ente che, da rendiconto 2022, risulta incapace di mantenere gli impegni presi con il Governo lo scorso anno, in sede di accordo per il ripiano del disavanzo e il rilancio degli investimenti. Con delibera 27 del 06.06.2023, il Consiglio comunale di Reggio Calabria ha approvato il Rendiconto della gestione per l’esercizio 2022, che attesta un risultato di amministrazione pari a circa 630 milioni di euro, determinato principalmente dagli oltre 700 milioni di euro di residui attivi, e di un risultato di amministrazione, per la parte disponibile, in disavanzo di circa 236 milioni di euro, risultato che dimostra le estreme difficoltà dell’Ente ad attuare una seria e strutturata strategia di riscossione delle proprie entrate, nonostante gli impegni assunti con il Governo lo scorso anno, che porteranno nelle casse del comune un contributo di circa 138 milioni di euro fino al 2042, finalizzato proprio al ripiano dei disavanzi annuali, al finanziamento delle spese del personale destinato alle attività di accertamento e riscossione dei tributi, e alle rate annuali di ammortamento dei debiti finanziari. La delibera della Giunta comunale, di approvazione del Bilancio di previsione 2023-2025, non ancora vagliata dal Consiglio comunale presenta, inoltre, nell’allegato recante i parametri di riscontro della situazione di deficitarietà strutturale dell’ente, un’anomalia rispetto al medesimo allegato al Rendiconto 2022”.
La decisione, dunque, se mandare o meno gli ispettori a Palazzo San Giorgio spetterà a Giorgetti e arriverà a stretto giro.