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Il tempo dei ricordi

Ripercorriamo, insieme, gli avvenimenti e i personaggi più importanti che hanno segnato la data del 17 Luglio.

Accadde che:

1902 (121 anni fa): Willis Haviland Carrier, ingegnere e inventore statunitense, realizza il primo impianto di aria condizionata. L’invenzione avvenne presso la Buffalo Forge, azienda produttrice di stufe e sistemi di ventilazione, per la quale Carrier iniziò a lavorare una volta finiti gli studi universitari. L’idea di dar vita al primo impianto di aria condizionata si presentò come risposta al problema posto da un cliente proprietario di una tipografia a Brooklyn, che si lamentava del deterioramento della carta dovuto alla forte umidità. Così nel 1901, Carrier ebbe l’intuizione di creare un macchinario in grado di ridurre l’umidità e la temperatura nell’aria. Dopo l’installazione del primo condizionatore nella tipografia di Brooklyn, in breve tempo arrivò il successo e approdò nell’industria tessile, negli uffici e, dopo il secondo conflitto mondiale, nelle abitazioni e nelle automobili.  Anche se viene ricordato come il padre del condizionatore, il termine aria condizionata appartiene a Stewart W. Cramer, anche lui studioso.

1996 (27 anni fa): al largo della costa di Long Island il volo TWA 800, un Boeing 747 diretto a Parigi, esplode uccidendo le 230 persone a bordo. L’aereo avrebbe dovuto decollare verso le 19:00, ma ci fu un ritardo di circa un’ora a causa di un guasto ad una delle attrezzature di terra e per la mancata corrispondenza tra un passeggero ed il suo bagaglio. Dopo che fu confermato che il proprietario del bagaglio in questione era a bordo, l’equipaggio si preparò per la partenza. Dopo il decollo, l’ultima comunicazione radio si verificò alle ore 20:30, quando l’equipaggio ricevette le ultime istruzioni dal controllo del traffico aereo di Boston per raggiungere quota 15.000 piedi. Trentotto secondi dopo, il Comandante di un Boeing 737 della Eastwind Airlines riferì al controllo del traffico aereo di Boston di aver “appena visto un’esplosione qui fuori”, aggiungendo poi “abbiamo visto qualcosa esplodere davanti a noi… circa 16.000 piedi [4.900 m], poi è caduto in acqua”. Successivamente, molte strutture di controllo del traffico aereo della zona di New York/Long Island ricevettero notizie di un’esplosione da parte di altri piloti che stavano operando nella zona. Molti testimoni nelle vicinanze dell’incidente dichiararono di aver visto o sentito delle esplosioni accompagnate da una palla di fuoco di grandi dimensioni e da altre più piccole e di aver visto rottami, alcuni dei quali in fiamme, cadere in acqua. Anche se nel giro di pochi minuti le imbarcazioni della Guardia Costiera, dell’US Navy e di privati cittadini raggiunsero il luogo dell’incidente, non fu ritrovato nessun sopravvissuto. Questo fatto rese il volo TWA 800 il secondo più grave incidente aereo negli Stati Uniti a quel tempo. Gli investigatori considerarono tutte le diverse possibili cause per l’esplosione in volo: un cedimento strutturale e la successiva decompressione esplosiva, oppure la detonazione di un dispositivo ad alta energia esplosiva, come ad esempio la testata di un missile che esplode al momento dell’impatto con l’aereo o di una bomba che esplode all’interno del velivolo, oppure un’esplosione dei vapori di carburante nel serbatoio centrale. L’esame del relitto non evidenziò anomalie strutturali che potessero aver causato la rottura in volo. Si concluse che la rottura in volo non è stata causata da una condizione preesistente.

Scomparso oggi:

2019 (4 anni fa): muore, a Roma, Andrea Camilleri scrittore, sceneggiatore, regista, drammaturgo e docente. Nato, a Porto Empedocle (Agrigento), il 6 settembre 1925 ha raggiunto la popolarità dalla fine degli anni Novanta per aver ispirato la serie televisiva di grande successo de “Il commissario Montalbano”. Il suo esordio come scrittore risale al primo dopoguerra; se dapprima l’impegno nella stesura di romanzi è blando, col tempo si fa decisamente più intenso. Una serie di racconti e poesie gli varranno il premio Saint Vincent. Il grande successo è, però, arrivato con l’invenzione del personaggio del Commissario Montalbano, protagonista di romanzi che non abbandonano mai le ambientazioni e le atmosfere siciliane e che non fanno alcuna concessione a motivazioni commerciali o a uno stile di più facile lettura. Infatti, dopo “Il corso delle cose” (1978), passato pressoché inosservato, pubblica nel 1980 “Un filo di fumo”, primo di una serie di romanzi ambientati nell’immaginaria cittadina siciliana di Vigàta, a cavallo fra la fine dell’800 e l’inizio del ‘900. In tutti questi romanzi Camilleri dà prova non solo di una straordinaria capacità inventiva, ma riesce a calare i suoi personaggi in un ambiente totalmente inventato e nello stesso tempo realistico. Anche la televisione ha contribuito non poco alla diffusione del fenomeno dello scrittore siciliano, grazie alla serie di telefilm dedicati al Commissario Salvo Montalbano interpretato dall’attore Luca Zingaretti.

 

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