Ripercorriamo, insieme, gli avvenimenti e i personaggi più importanti che hanno segnato la data del 2 Luglio.
Accadde che:
1897 (126 anni fa): l’allora ventitreenne Guglielmo Marconi ottiene, a Londra, il suo brevetto per la trasmissione telegrafica senza fili, quella che poi sarebbe stata conosciuta al mondo intero come radio. Il suo percorso fu tutt’altro che lineare e incappò in una serie di insuccessi e persino nel rifiuto di un finanziamento del Governo italiano che lo liquidò come “pazzo”. Marconi fu tra i primi a gettare lo sguardo verso il futuro ed il primo, nel 1895, a costruire e sperimentare con successo un dispositivo in grado di generare un segnale elettromagnetico accoppiato ad un altro dispositivo captante, posto a distanza dal primo; il celebre colpo di fucile della natia Pontecchio, frazione di Sasso Marconi fu l’artigianale conferma che il segnale inviato era stato chiaramente ricevuto dal maggiordomo di famiglia, inviato in attesa dietro una collina; il maggiordomo fu la prima persona al mondo a captare e rispondere ad un segnale radio. L’esperimento aveva mostrato che il segnale prodotto da Marconi non soltanto si propagava a distanza, ma superava anche gli ostacoli. Così, la tenacia dello scienziato lo portò a donare al mondo uno strumento essenziale come la radio per il quale nel 1909 ricevette il maggiore dei riconoscimenti: il premio Nobel per la fisica.
2011 (12 anni fa): nel cortile del Palazzo dei Principi di Monaco si tiene la cerimonia religiosa di matrimonio tra S.A.S. Alberto II di Monaco e Charlène Wittstock. La cerimonia civile si tenne nella Sala del Trono, condotta da Philippe Narmino, presidente del Consiglio di Stato, mentre quella religiosa venne presieduta dall’arcivescovo Bernard Barsi. I festeggiamenti iniziarono la sera del 30 giugno con un concerto allo Stade Louis II della rock band americana Eagles. Al concerto presero parte 15.000 monegaschi e la coppia stessa. 3500 spettatori poterono seguire la cerimonia dalla piazza del palazzo su maxischermi appositamente installati, mentre altri schermi vennero disposti in altre aree del principato. Parte della cerimonia si tenne in afrikaans, una lingua di origine olandese, parlata nel paese d’origine di Charlène, il Sudafrica. Dopo la cerimonia, lo sposo e la sposa si portarono a bordo di una Landaulet alla Chiesa di Santa Devota, dove la principessa lasciò in omaggio il proprio bouquet a Santa Devota, santa patrona di Monaco, secondo la tradizione monegasca. La cena d’onore si tenne sul terrazzo dell’Opéra de Monte-Carlo, concludendosi con fuochi d’artificio e con l’apertura della stagione del balletto al teatro. La principessa Charlène indossava una giacca in seta blu con pantaloni coordinati creati da Chanel per la cerimonia civile. Il suo vestito da sposa venne, invece, disegnato da Giorgio Armani. Le damigelle d’onore della sposa vennero vestite con gli abiti tradizionali di Monaco. La coppia è volata in Sud Africa per la loro luna di miele il 4 luglio Questo viaggio fu la prima visita ufficiale della coppia principesca, durante la quale furono ricevuti dal presidente Jacob Zuma e da sua moglie. La Principessa Charlene è stata ricevuta da M gr Desmond Tutu , Premio Nobel per la Pace.
Scomparso oggi:
2004 (19 anni fa): muore, a Los Angeles, Marlon Brando attore, regista e sceneggiatore. Nato, in Nebraska (Stati Uniti), il 3 aprile 1924 è stato il massimo rappresentante del nuovo metodo di recitazione dell’Actor’s Studio che si andava affermando nel cinema americano nella metà degli anni ’50 (il famoso “Metodo Stanislavsky”). Marlon Brando si è imposto dapprima come attore di notevole spessore e poi come vera a propria icona, grazie alla sua capacità di vivere i personaggi che interpretava ampliandone le interne pulsioni psicologiche, spesso appena suggerite dalle sceneggiature. Quando si trasferisce a New York, frequenta un corso di arte drammatica debuttando nel 1944 a Broadway. Tre anni più tardi trionfa in teatro con il personaggio di Stanley Kowalski, il protagonista dello struggente dramma di Tennessee Williams “Un tram chiamato desiderio”. Il vero successo arriva, nel 1951, con la versione cinematografica dello con le stesso testo che lo lanciò in teatro, che lo proietta direttamente nell’immaginario femminile di un’intera generazione. Purtroppo, negli anni a venire di questo grande fascino resterà solo l’ombra. Brando, inspiegabilmente, perde del tutto la magnifica forma fisica di un tempo, forse per i grandi problemi legati alla sua famiglia, si è lasciato andare: il primo figlio ha assassinato l’amante della sorellastra Cheyenne, ed ha subito la condanna al massimo della pena, dieci anni, nonostante il padre abbia testimoniato in suo favore. In seguito, Cheyenne si è suicidata impiccandosi. La rinascita arriverà negli anni ’70, quando azzecca un ruolo che rimarrà nella storia dell’interpretazione, quello di Don Vito Corleone nel film ”Il Padrino” di Francis Ford Coppola. Durante il provino Brando improvvisa il famoso trucco per diventare Don Vito: capelli tenuti indietro con la brillantina, sfumature di lucido da scarpe su guance e fronte, guance imbottite di Kleenex. Per la parte riceve l’Oscar ma, con una mossa a sorpresa, si rifiuta di ritirarlo e, per protestare contro il modo in cui il governo USA tratta gli indiani, manda al suo posto una giovane Apache. Nello stesso anno recita nel film scandalo “Ultimo tango a Parigi” di Bernardo Bertolucci. Il suo ultimo film è stato The Score, del 2001, l’unico interpretato assieme a Robert De Niro