Piergiorgio Iannaccaro
Il suo nome è Sentiero Italia e percorre la nostra intera penisola da Santa Teresa di Gallura e Triste. Oltre 7800 chilometri, 500 tappe, 150 punti di accoglienza per quello che un sentiero lungo ben quattro volte la Via Francigena (Canterbury-Roma) e oltre il doppio del celebre Appalachian Trail, negli Stati Uniti d’America.
Il Centro Alpino Italiano (CAI) lo ritiene, a ragione, uno dei percorsi più belli e suggestivi del mondo, degno di essere percorso da chi ama questo tipo di escursioni.
“Per noi del Club Alpino Italiano ha un alto valore simbolico. Definisce la nostra identità. Di volontari dediti al cammino e alla tutela. Il 25 giugno, giornata nazionale del Sentiero Italia CAI, ne abbiamo percorso un minimo tratto sull’altipiano della Sila, con passo lento, attenti a tutto ciò che ci veniva incontro. Incontrando il Crocchio, capace di formare piscine scure del verde dell’abete e profonde, alberi illustri e piccole piante che saranno gli alberi illustri del tempo che verrà, accompagnati ma non intimoriti dal rombo del tuono di temporali non lontani. Attraverso scenari di vita, complessa quanto non si può immaginare. Camminare per colline e per monti regala la consapevolezza del mondo reale, di quell’acqua delle quale siamo fatti in buona parte, degli alberi che assorbono anidride carbonica e rilasciano ossigeno, dei boschi e delle foreste che vanno pertanto pensati come parte integrante dei nostri polmoni. In un equilibrio che si è creato in tempi lunghissimi, fragile come le tessere di un domino che si reggono addossate le une alle altre. Finché qualcosa non le mette in movimento. Quel qualcosa siamo noi e non sembra importarcene nulla. Camminare per conoscere, conoscere per amare, amare per proteggere.”