Un serio amministratore locale della Locride, nell’intento di valorizzare la propria Terra e di renderla ancor più tristemente famosa nel mondo, dovrebbe correre (e senza nemmeno pensarci due volte) dai vertici NETFLIX o SKY (RAI no perché mancano i Santi da agiografare) e proporre una pronta sceneggiatura per la fiction bomba degli anni futuri.
Dopo Gomorra, Eureka!
Mai nome ad un’indagine fu più azzeccato: l’ “HO TROVATO” di Pitagorica discendenza.
Ovviamente senza entrare nel merito di nessuna accusa né tantomeno dei ruoli ricoperti da accusati (se ne occuperanno i vari Tribunali e si ricorda che gli stessi sono da considerarsi innocenti sino all’ultima parola della Cassazione), l’occasione è ghiotta per rendere noto al nostro lettore che lo spirito di Pablo Escobar Gaviria aleggia su di noi jonici.
Pur relegati dalla geografia in un angolo di terra che volge ad Oriente ed oppressi da riti di derivazione greco-pastorale, assistiamo a rappresentazioni magnifiche di un crimine neomoderno, anzi neomelodico moderno: contaminazioni culturali da ogni dove ed un pizzico di folle pop-art nei soprannomi usati dai “loquentes”.
La realtà supera la finzione: aerei privati al soldo di ex pastori aspromontani che solcano i cieli del Sud America dove ancora insistono, tra una hacienda ed una boscaglia, personaggi alla deriva da tutto ed anche da se stessi e provenienti da ogni dove, ma, soprattutto, con la voglia di stare nascosti, come un tempo i criminali nazisti, da Polizie e Milizie di tutto il mondo.
Ed ancora, improbabili personaggi usciti da un fumetto di Mister No (ed anche pallidi imitatori di servizi segreti di tutto il mondo) che trafficano, parlano di droga, la comprano, la rivendono come se parlassero di banane (visto il clima) o di noccioline americane. Del resto, dalla Miami degli anni ’80 alla Dubai degli anni 2K, il passo è breve.
E poi, l’altro pensiero ossessivo: i soldi o meglio farne sempre di più, facendo, però, attenzione a non mostrarli, a far vedere che non si ha nulla, a nasconderli interrandoli in sottovuoto. L’importante è “Non apparire”. Pazienza se, poi, salta fuori qualche serata proibita con champagne e donnine (e la moglie soprammobile a casa): ogni tanto qualche lusso (a debito e con finanziaria) si può pure fare. E tra i fumi dell’alcool, pazienza se qualche donna non è originale dalla nascita.
Leviamo l’equivoco: non è assolutamente un giudizio morale, ma uno specchio di quello che, per tanti anni, è transitato (magari su auto scure a folle velocità) sulle nostre mulattiere e che si è scelto di non vedere. A che serve inaugurare Caserme (giusto, giustissimo) se non si inaugurano Scuole, Biblioteche, Teatri se non si mostrano modelli di vita diversi, se non si incide nel profondo.
I bimbi (ora adulti) di tanti anni fa impazzivano a sentire 007 pronunciare il fatidico BOND, JAMES BOND.
Oggi, invece, siamo passati al più colorato, social ma meno glamour PLEIN, PHILIPP PLEIN. E come un tempo a Napoles, arriveranno anche qui elefanti, zebre e perché no giraffone scandinave originali dalla nascita (almeno questo, vi prego!)
Giovanni Gentile… ma non troppo