Ripercorriamo, insieme gli avvenimenti e i personaggi più importanti che hanno segnato la data del 16 Maggio.
Accadde che:
1770 (253 anni fa): si celebrano le nozze, a Versailles, del Delfino Luigi XVI con una ragazzina di quattordici anni, l’arciduchessa Maria Antonietta d’Asburgo-Lorena. I due sposi percorsero il lungo tratto di strada dagli appartamenti reali alla cappella di Luigi XIV mano nella mano, lei in abito a “Grand paniers” in broccato argenteo decorato, con pietre preziose e uno strascico lunghissimo, retto da un numero imprecisato di paggi, lui vestito in raso bianco e tessuto d’oro, nel quale pare avesse dichiarato di sentirsi “Come un uccello impagliato”. Dietro di loro i principi reali e, a seguire, nobili di certificate dinastie di sangue blu, dame di corte in uno scintillio di gioielli, un grande sfoggio di abiti sontuosi e parrucche incipriate. In Chiesa erano attesi dall’Arcivescovo di Reims, che iniziò la cerimonia con la benedizione dell’anello nuziale e delle tredici monete d’oro, come previsto dal rito cattolico. Il Delfino infilò all’anulare della sposa l’anello e le consegnò le monete come dono rituale. Poi, entrambi, si inginocchiarono per la recita del Pater noster, mentre un baldacchino d’argento veniva tenuto sospeso sopra le loro teste e, infine, ricevettero la benedizione dell’Arcivescovo. Anche la firma dell’atto nuziale era regolata da un rigido protocollo: la prima spettava al re e a seguire tutti i parenti in ordine gerarchico. Firmò anche Maria Antonietta naturalmente e, mentre stava scrivendo il suo nome, una macchia di inchiostro cadde sulla pergamena, macchiandola irrimediabilmente. Questo fu interpretato dai presenti come un triste presagio. Queste nozze erano necessarie per contrastare le mire espansionistiche sul continente europeo della Prussia, grande nemica dell’Austria e coalizzata con l’Inghilterra dagli anni successivi alla pace di Aquisgrana.
1884 (139 anni fa): Angelo Moriondo, un imprenditore e inventore torinese, di 33 anni, deposita il brevetto per la macchina del caffè espresso. Erede di una fabbrica di cioccolato, la “Moriondo & Gariglio”, si reca all’Ufficio brevetti della sua città per registrare una nuova invenzione: una macchina per la produzione in tempi rapidi del caffè da bar. “Nuovi apparecchi a vapore per la confezione economica ed istantanea del caffè in bevanda, sistema A. Moriondo”, è il titolo esatto del documento depositato. Sarà l’inizio di una piccola rivoluzione: nasce, infatti, così il caffè espresso. La macchina che creò a tal fine, in rame e bronzo e alta quasi un metro, fu svelata al pubblico in occasione dell’Esposizione Generale Italiana di Torino dello stesso anno, che si tenne al parco del Valentino. Qui, in un chiosco appositamente realizzato, Moriondo offriva ai visitatori la possibilità di assaggiare il suo caffè. Fu un successo e l’imprenditore ricevette anche una medaglia di bronzo per quella “caffettiera miracolosa con cui si preparano dieci, venti, cento tazze di caffè in pochi minuti.
Nato oggi:
1960 (63 anni fa): nasce, a Catania, Rosario Tindaro Fiorello, conosciuto come Fiorello, showman, comico, cabarettista, imitatore, cantante, conduttore radiofonico, conduttore televisivo e attore. Cresciuto ad Augusta, dove ha frequenta il liceo scientifico, ha fatto la cosiddetta gavetta in una radio locale. Memorabile il suo tentativo di trasmissione diretta no-stop parlando ininterrottamente per quasi quattro giorni. Dopo aver conseguito la maturità scientifica inizia a lavorare per alcuni villaggi turistici, diventando uno degli animatori più conosciuti a livello nazionale. Nel 1981, viene chiamato dal famoso talent-scout Claudio Cecchetto, per condurre una trasmissione di grande successo: “W Radio Deejay”. L’anno successivo esce “Veramente falso”, il suo primo disco, che vende 150.000 copie. Il debutto sul piccolo schermo avviene nel 1988 con Dee Jay Television, ma la notorietà arriva, nel 1992, con il Karaoke: Fiorello riporta la gente in piazza, facendo cantare in tutte le città d’Italia giovani e meno giovani, studenti e professionisti, casalinghe e laureati. Il programma gli frutta un Telegatto, Fiorello si impone come fenomeno televisivo e il suo famoso codino diventa un marchio della sua immagine. Nel 1995, partecipa al Festival di Sanrremo con il brano “Finalmente tu” che dà il nome all’intero album. Arriva anche un periodo triste in cui lo showman si avvicina alla droga. Dichiarerà : “Cocaina. Per me è stata una malattia. La cocaina è il diavolo, ti illude di non essere solo, ti convince di essere il più forte. Tanti la prendono, tantissimi. Nessuno lo sa, nessuno li scopre. Avevo milioni di spettatori, avevo tante donne, avevo tutto, quindi non ho alibi, sono più condannabile di altri. Qualcuno, sui giornali, mi fece passare quasi per un narcotrafficante. No, ero solo caduto in un tombino, forse nel momento del massimo benessere”. Racconta come la sua vera fonte di salvezza è stata la donna che poi è diventata sua moglie e madre di sua figlia, Susanna Biondo, capace di farlo uscire dal tunnel della droga e da una vita senza regole. Dal 5 dicembre 2022 conduce con successo il programma“Viva Rai2!”, ogni mattina in diretta dalle 7.15.