Ivo Mej, giornalista di punta di La7, ha rilasciato un’intervista al massmediologo Klaus Davi in cui ha parlato del rapimento di Aldo Moro.
“Nell’organizzazione dell’attentato ad Aldo Moro, Antonio Nirta detto “Due Nasi” può avere avuto il suo ruolo, esattamente come la Banda della Magliana – ha affermato Ivo Mej rispondendo alla domanda di Klaus Davi sul coinvolgimento della ‘Ndrangheta nel rapimento dello statista democristiano – Si tratta di due entità con le quali lo Stato deviato trattava allegramente in quegli anni», ha aggiunto Mej. Il giornalista di La7 è anche autore del libro Rapimento Moro – Il giorno in cui finì l’informazione in Italia (edito da Historica e Giubilei-Regnani) e ha dichiarato: «Credo che in quella vicenda i servizi segreti di più di uno Stato si siano dati da fare per coinvolgere più soggetti possibile. Tra le testimonianze che ho raccolto sicuramente le più inquietanti sono quelle di Cossiga (autore della nota introduttiva nella quale dice e non dice, parlando soprattutto tra le righe) e quella auto assolutoria di Andreotti». Nel sottotitolo del suo libro Mej cita anche “Il giorno in cui finì l’informazione in Italia”. Infatti «Il rapimento Moro segnò la fine dell’informazione all’inglese per inaugurare quella all’americana, intendendo con questo spettacolarizzazione a tutti i costi (si pensi alla successiva vicenda di Alfredo Rampi) e testate non di partito che tramite i propri direttori si misero al servizio dei partiti, a loro volta al servizio di forze esterne al nostro Paese», ha spiegato il capo autore di “Coffee Break” durante l’intervista rilasciata a Klaus Davi.