“Nuova Strada Statale 106 – Facciamo il punto” questo il roboante titolo del convegno tenutosi nei giorni scorsi a Caulonia Marina organizzato dall’Associazione Comuni della Locride e dell’area Grecanica. Ciliegina sulla torta l’intervento telefonico di Salvini: “Vi aspetto prima dell’estate al Ministero per esaminare piantine, tempistiche e progettazione”.
Vogliamo sperare che “il prima dell’estate” non sottenda la convinzione di Capitan Mosquito di poter completare l’opera in tempo utile per la stagione estiva… il convegno è stato un vero festival dei deliri e Salvini naturalmente ci ha sguazzato. Ha aperto le danze il prof. Alberto Prestininzi, ordinario di Rischio geologico alla Sapienza, che ha testualmente declamato: “Sfruttiamo bene i due/tre anni che saranno necessari per fare una buona progettazione di fattibilità tecnica ed economica e completiamo questa grande infrastruttura che servirà a collegare il versante Jonico non solo all’Autostrada A2 e alla fascia Tirrenica e all’Adriatica con l’A14, ma soprattutto verso la Sicilia e i Paesi del Mediterraneo attraverso il costruendo Ponte sullo Stretto di Messina”. Avete letto bene: per il nostro prof. il Ponte sullo Stretto sarebbe in costruzione! Sulla scia di questo delirio si è aggiunto Mauro Dolce, già assessore regionale ed oggi consulente del presidente Occhiuto: “Non siamo all’anno zero e, anzi, stiamo completando l’elettrificazione della linea ferroviaria Jonica e la Trasversale delle Serre” (??!!)
Suggerisco a Occhiuto di dare una ripassatina al Principe di Machiavelli (P XXII 1, 166) e di sbarazzarsi al più presto di questo consigliere completamente avulso dalla realtà.
In tutto questo bailamme di entusiasmo è passata quasi inosservata la dichiarazione di Massimo Simonini (Commissario straordinario per la SS106) che, come il bambino anderseniano de “I vestiti nuovi dell’imperatore”, ha ricordato che per la provincia di Reggio sono previsti solo tre interventi: Variante Caulonia, Asta collegamento svincolo Gerace e Variante Palizzi; per il resto, e questo lo aggiungiamo noi, bisognerà attendere ancora almeno una quindicina d’anni. Non è un caso che nell’ampio dibattito sulla 106, le voci più genuine e disincantate siano state quelle dei sindaci di San Luca e Platì, vale a dire dei due comuni che portano sulla pelle le profonde ferite causate dall’isolamento dei loro territori. Bruno Bartolo è stato lapidario: “Dobbiamo darci da fare perchè siamo ancora all’anno zero!” e Rosario Sergi ha ammonito forbitamente: “La nuova Statale 106 rappresenta un’aorta inutile, se non alimenta i capillari trasversali che collegano i comuni montani. La trasversale Bovalino-Bagnara (ex SS112 oggi SP6) necessita di interventi urgenti ma solo su 15Km, non si tratta quindi di un’opera faraonica ma è indispensabile per l’intero territorio reggino”; risulta inoltre inspiegabile, aggiungiamo noi, il disimpegno nei confronti di questa arteria strategica da parte della Città Metropolitana.
rev. Frank