di Margherita Catanzariti
L’opinione pubblica locrese è da qualche settimana alle prese con lo strano caso dei bambini della Scuola pubblica dell’Infanzia Virgilio “lasciati fuori dall’asilo sotto la pioggia, perché arrivati in ritardo”, per cui è stato chiamato in causa il Garante per i diritti dell’Infanzia della Regione Calabria, Antonio Marziale.
Quest’ultimo, con una nota a mezzo stampa, ha reso pubblica la vicenda, riportando le istanze dei genitori ritardatari: “In data 15 marzo 2023, quattro genitori di un asilo pubblico dell’infanzia di Locri si sono recati ad accompagnare i loro bambini e, giunti avanti al cancello d’entrata del plesso con circa 7/12 minuti di ritardo rispetto all’orario di ingresso, fissato per le ore 9, hanno suonato il campanello e nessuno ha risposto, ne tantomeno aperto per consentire l’ingresso dei piccolini che nel frattempo sono stati investiti da una pioggia battente…”.
La nota di Marziale continua, raccontando di come i suddetti genitori si siano recati invano negli uffici della Dirigente dell’Istituto Comprensivo, la dott.ssa Maria Galletta, per interloquire con lei e di come successivamente si siano recati, sempre invano, dai carabinieri per sporgere denuncia contro la scuola, per la quale però non esistevano i presupposti di reato. Marziale lamenta allora la mancanza di disponibilità da parte della Dirigente ad un confronto immediato e la Dirigente, dal canto suo, informa del fatto che uno dei genitori protagonisti della vicenda, quel giorno stesso, ha pensato bene, in “evidente stato di alterazione emotiva”, di introdursi forzosamente all’interno della Scuola dell’infanzia, aggredendo verbalmente il collaboratore scolastico e la docente responsabile del plesso e guadagnandosi una denuncia, questa volta andata a buon fine.
Questo episodio sembra gettare un’ombra sull’immagine dell’intera Scuola dell’Infanzia Virgilio, dal 2017 fiore all’occhiello della realtà locrese.
Ma le maestre non ci stanno e difendono la loro scuola, il loro lavoro e i loro bambini.
“Purtroppo fa più rumore un albero che cade, che una foresta che cresce – è la dichiarazione della Responsabile del Plesso, la docente Donatella Ascioti, nel corso della riunione di Intersezione con i rappresentanti dei genitori, convocata ieri in via straordinaria- Non è accettabile che un singolo episodio venga cosi strumentalizzato dalla stampa, tanto da dipingere la nostra Scuola per quello che non è. Tutto quello che è successo non giustifica il tono di accusa perentorio e senza appello rivolto ad una Scuola che da anni fornisce accoglienza, professionalità, attenzione alle problematiche, serietà e competenza. Ci preme sottolineare che i tempi di apertura degli ingressi sono funzionali non solo ad un adeguato svolgimento delle attività giornaliere, ma soprattutto sono volti alla sicurezza dei bambini.”
I rappresentanti dei genitori sono tutti compatti e dalla parte delle maestre e della scuola e sono i primi a ribadire quanto sia importante l’insegnamento del rispetto delle regole:
“L’orario d’entrata è dalle 8 alle 9 del mattino, quindi ognuno di noi ha ben un’ora di tempo per organizzarsi e portare i bimbi a scuola. Mi dispiace per quello che è successo, ma era premura dei genitori arrivare in tempo e nel caso specifico, quanto meno, riparare i bambini dalla pioggerellina di quel giorno. Ho trovato più grave l’intrusione e la vergognosa scenata fatta da un genitore davanti al personale scolastico e purtroppo anche davanti ad alcuni bambini, tra cui il mio, che si sono molto spaventati” – è la testimonianza di una delle mamme intervenute alla riunione.
“Le nostre maestre sono eccezionali, mettono nel loro lavoro amore, sensibilità e trasparenza nella comunicazione. Hanno un’attenzione e una dedizione particolare soprattutto verso i casi di bambini con problematiche. La loro professionalità rende il Virgilio un posto sicuro per tutti i nostri figli” – conclude un’altra rappresentante dei genitori.
Non ci resta che sperare che il caso si chiuda qui, perché se da una parte abbiamo genitori un tantino nervosi che rivendicano il diritto di uno strappo alla regola e dall’altra una Dirigente un po’ severa che ci tiene al rispetto proprio di quelle regole, bisogna ricordare che in mezzo ci sono i bambini da tutelare sempre e comunque, specie dalle incomprensioni tra gli adulti.