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Il tempo dei ricordi

Ripercorriamo, insieme, gli avvenimenti e i personaggi più importanti che hanno segnato la data de 22 Marzo.

Accadde che:

1895 (128 anni fa): avviene la prima proiezione di un film, dal titolo “Le Sortie de l’usine Lumière” da parte dei fratelli Lumière. Il film è stato proiettato con Le Cinematographe, una macchina di loro invenzione che fungeva sia da macchina da presa che da proiettore. I due fratelli ritenevano il cinema un’invenzione senza futuro, poiché pensavano che il pubblico si sarebbe stancato dello spettacolo del movimento e per questo motivo sfruttarono il cinematografo solo a fini documentaristici. Le prime proiezioni, infatti, riguardavano la semplice vita quotidiana, la più famosa di tutte è l’uscita degli operai da una fabbrica dopo aver terminato il turno di lavoro, gli attori non erano professionisti ma uomini e donne comuni. Poco dopo la proiezione di queste immagini si aggiunse un narratore presente in sala che spiegasse la pellicola, poi con l’avvento delle grandi sale scomparì la figura del narratore e furono inserite le prime didascalie.

1944 (79 anni fa): si consuma l’eccidio di Montalto”, in cui ventisette uomini tra partigiani di vecchia data e giovani giunti in montagna da meno di un mese persero la vita per mano di un reparto della divisione tedesca. Ancora oggi è opinione diffusa che si sia trattato di una rappresaglia, volta a vendicare l’episodio di violenza avvenuto a Muccia un mese prima. I 27 giovani vengono uccisi nei pressi di una scarpata, in gran parte di Tolentino renitenti alla leva, che si erano arresi dietro la promessa di aver salva la vita. Nei primi giorni di marzo 1944, nelle colline maceratesi, durante i mesi dell’occupazione nazifascista seguiti alla dichiarazione di armistizio dell’8 settembre 1943, un folto gruppo di ragazzi, decisero di non rispondere al bando di chiamata alle armi della Repubblica Sociale Italiana e partire per la montagna per costituire una formazione partigiana. Privi di armamento essi si stabilirono a Montalto di Cessapalombo, trovando supporto negli abitanti locali. Dal 19 marzo, a seguito della cattura nelle vicinanze di alcuni giovani partigiani, si cominciò a spargere la voce di un prossimo rastrellamento; ciò, tuttavia, non indusse i ragazzi ad allontanarsi, ed anzi essi vennero colti di sorpresa da un attacco delle truppe nazifasciste: pochi riuscirono a salvarsi, alcuni furono uccisi e molti vennero catturati. Radunati a piccoli gruppi, essi vennero immediatamente fucilati.

Nato oggi:

1921 (102 anni fa): nasce, a a Castro dei Volsci (Frosinone), Nino Manfredi attore, regista, sceneggiatore, comico, cantante e doppiatore, Muove i primi passi tra Shakespeare e Pirandello al Piccolo di Milano, e in seguito collabora con il grande Edoardo De Filippo. Dopo inizi poco esaltanti ottiene un discreto successo con “L’impiegato” (1959), ma sarà il teatro a riservargli le più importanti soddisfazioni. Nel 1963 è protagonista di una straordinaria edizione del “Rugantino”, poi seguita,  dal capolavoro “L’audace colpo dei soliti ignoti”. Debutta anche dietro la macchina da presa con “L’avventura di un soldato”, episodio de “L’amore difficile” (1962), tratto dall’omonima novella di Calvino. In televisione ne “Le avventure di Pinocchio” (1972) di Luigi Comencini, tratto dal celeberrimo romanzo di Collodi. Qui, nel ruolo di Geppetto, offre una prestazione davvero superlativa e indimenticabile, Negli anni ’80, torna in teatro nei panni di autore-regista e interprete: ricordiamo “Viva gli sposi!” (1984) e “Gente di facili costumi” (1988). Per il piccolo schermo è stato protagonista dei serial TV “Un commissario a Roma” e del fortunato “Linda e il brigadiere”. Dopo una lunga malattia, muore a Roma, all’età di 83 anni, il 4 giugno 2004.

 

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