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Il tempo dei ricordi

Ripercorriamo, insieme, gli avvenimenti e i personaggi più importanti che hanno segnato la data del 12 Marzo.

Accadde che:

1930 (93 anni fa): Gandhi inizia la marcia del sale, uno dei momenti più duri e spettacolari della sua politica di disobbedienza civile, per protestare contro il monopolio britannico sul sale, in risposta alla tassa inglese sul sale, che colpisce pesantemente gli strati sociali più poveri dell’India. La marcia, durata 24 giorni, copre a piedi una distanza di 200 miglia e porta la protesta pacifica direttamente alle saline, presidiate dalla polizia inglese. Partono in 78, arrivano in diverse migliaia. Quando all’esercito giunge l’ordine di sparare sulla folla, gli ufficiali si rifiutano. La marcia del sale si concluderà con l’arresto di più di 60.000 persone, fra cui Gandhi e sua moglie, ma l’anno successivo verrà firmato il Patto Irwin-Gandhi, con cui il Regno Unito modifica la legge sul sale.

1947 (76 anni fa): il presidente statunitense, Harry Truman, enuncia al congresso quella che sarà chiamata “dottrina Truman”, prendendo spunto dai casi di Grecia e Turchia minacciate dall’espansionismo sovietico. dinanzi al congresso il presidente americano chiede la disponibilità di 400 milioni di dollari per aiutare Grecia e Turchia e l’estensione dei sui poteri per salvare, se ce ne fosse bisogno, tutti i popoli la cui democrazia venga minacciata dai totalitarismi. È importante ribadire come l’Unione Sovietica fosse centrale nei pensieri di Truman, anche se nel suo discorso tale Paese non venne mai direttamente menzionato. È l’inizio della Guerra Fredda.

Nato oggi:

1921 (102 anni fa): nasce, a Torino, Gianni Agnelli meglio conosciuto come “l’Avvocato” imprenditore e politico, per molti anni il vero  emblema del capitalismo italiano. Lui era uno dei volti dell’Italia che sogna in grande, con un asso nella manica in ogni settore nel quale si è mosso il suo ingegno, è stato il principale azionista e amministratore al vertice della FIAT. L’entrata di Gianni Agnelli, a capo dell’azienda, è datata 1966, quando gli viene finalmente conferito l’incarico di Presidente. Ma la conduzione Agnelli non si rivelerà per nulla facile, perchè si troverà ad affrontare quello che forse è stato il momento più difficile in assoluto per il capitalismo italiano. Sono gli anni in cui si susseguono i cosiddetti “autunni caldi”, un ribollire di scioperi che mettono in grave difficoltà la produzione industriale e la competitività della FIAT. Tuttavia, in mezzo a tutte queste difficoltà, riesce a traccheggiare l’azienda verso acque sicure. Una delle sua grandi passioni è stata, anche, la squadra della Juventus, con la quale ha conosciuto grandi trionfi e giorni difficili. Non si perdeva una sola partita dei bianconeri. Uno dei suoi campioni più ammirati e’ stato Michel Platini. Alla sua ultima partita, il 17 maggio dell’ 87, Agnelli disse: ”Oggi e’ una giornata triste, un altro pezzo di vita che passa e se ne va. Platini sara’ ricordato come uno dei grandi della Juventus. Come Sivori”. Nel 1991 è nominato senatore a vita da Francesco Cossiga. È morto all’età di 81, il 24 gennaio 2003, ad 81 anni, i suoi funerali sono stati seguiti da un enorme folla, le cerimonie hanno incoronato definitivamente Gianni Agnelli come il vero monarca italiano. Gianni Agnelli era l’unico italiano a uscire dai confini di un Italia provinciale, riusciva a bucare lo schermo grazie alla sua personalità, come conferma ad esempio la copertina che il Times gli dedica nel 1969. All’estero passava la sua immagine di uomo di successo, non interessavano i problemi che poteva avere con i sindacati. In Italia, erano in molti invece a criticarlo. Tra loro politici, sindacalisti oscurati da a quell’uomo ricchissimo e potentissimo. Spesso c’entrava anche l’invidia.

 

 

 

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