Ripercorriamo, insieme, gli avvenimenti e i personaggi più importanti che hanno segnato la data del 20 Febbraio.
Accadde che:
1872 (151 anni fa): viene inaugurato, a New York, il Metropolitan Museum of Art, originariamente ospitato da un palazzo della Quinta Strada, uno dei più grandi ed importanti musei del mondo. Nel 1873, l’anno successivo all’inaugurazione, il museo abbandonò la sede sulla Quinta Strada per spostarsi ad ovest della Quattordicesima Strada, nella Douglas Mansion. Ma anche questa nuova sistemazione fu temporanea. Infatti, dopo accordi con la città di New York il Met acquistò un terreno sul lato est di Central Park, dove venne edificata la sua sede permanente, lungo il Museum Mile, ovvero il Miglio dei musei. Da allora il Met non si è più spostato e la struttura originale fa tuttora parte del palazzo che lo ospita attualmente. Si tratta di una costruzione di stile neo-gotico in mattoni rossi. Il palazzo occupa un’area di più di 180.000 m² ed è lungo circa 450 metri, quindi di dimensioni 20 volte maggiori rispetto alla costruzione originale del 1880. Inoltre, dispone di una sede secondaria: The Cloisters che contiene la sezione dedicata all’arte medievale.
1958 (65 anni fa): viene promulgata la legge Merlin, dal nome della promotrice nonché prima firmataria della norma, la senatrice Lina Merlin. Viene abolita la regolamentazione statale della prostituzione e si dispongono sanzioni nei confronti dello sfruttamento e del favoreggiamento di essa, mentre la prostituzione in sé, volontaria e compiuta da donne e uomini maggiorenni e non sfruttati, restò però legale, in quanto considerata parte delle scelte individuali garantite dalla Costituzione. La norma prescriveva anche la costituzione di un Corpo di polizia femminile che da allora in poi si sarebbe occupata della prevenzione e della repressione dei reati contro il buon costume. L’avvenimento, che segnò una svolta nel costume e nella cultura dell’Italia moderna, venne visto da alcuni come una svolta positiva, da altri col timore di alcune conseguenze quali gravi epidemie di malattie veneree e il dilagare delle prostitute nelle strade delle città, cosa che in effetti avvenne. Nel Parlamento e nella società si creò una spaccatura trasversale tra coloro che sostenevano l’opinione della Merlin, tra cui molti esponenti di area cattolica, e molti altri che invece opposero un atteggiamento di rifiuto totale e categorico.
Nato oggi:
1967 (56 anni fa): nasce, a Aberdeen (Washington), Kurt Donald Cobain cantautore e chitarrista, noto come leader dei Nirvana, divenne una leggenda del rock negli anni ’90 con gli album “Nevermind” e “In Utero”. I primi accenni d’interesse per la musica arrivarono quando aveva solo due anni e già a quattro anni iniziò a suonare il pianoforte e a cantare, tra i suoi primi riferimenti musicali ci furono gruppi come i Ramones e i Beatles. Tutto sembrava scorrere felicemente nella sua infanzia, ma all’età di otto anni, dovette assistere al divorzio dei genitori, un trauma che ebbe un fondamentale sulla sua esistenza. Da bambino solare e spensierato, il piccolo Cobain divenne introverso e infelice. La sua prima chitarra elettrica, la ricevette dalla zia Mary all’età di quattordici anni: imparò subito a suonare canzoni degli AC/DC e dei Led Zeppelin, poi iniziò a scrivere canzoni proprie. Nel 1985, lasciò la scuola e venne cacciato di casa dalla madre. Ospitato da un amico nella città di Olympia, lavorò come insegnante di nuoto. Dopo alcuni mesi difficili, caratterizzati da disavventure con la legge e continui cambi di lavoro, Kurt fondò con Krist Novoselic i Nirvana sul finire del 1987. La band dovette farsi le ossa inizialmente con una gavetta piuttosto dura, ma già nel 1989 si era creata un suo pubblico fedele. Il loro primo album uscì nello stesso tempo sotto l’etichetta Sub Pop Records con il nome di Bleach. Con l’arrivo del batterista Dave Grohl, nel 1990, i Nirvana raggiunsero il sound che li ha resi famosi. Arrivarono alla Geffen Records e l’anno dopo diedero alle stampe Nevermind. Trascinato dal singolo Smells Like Teen Spirit, l’album divenne una pietra miliare di un sottogenere di rock alternativo: il grunge. L’album raggiunse il numero uno della classifica Billboard 200, superando anche Dangerous di Michael Jackson. Esplose la Nirvana-mania: il gruppo di Kurt Cobain divenne la più grande band degli anni Novanta. Nel 1993 arrivò un altro disco di grandissimo successo, In Utero, mentre l’anno dopo fu la volta di un’esibizione destinata a rimanere nella storia, quella per il format MTV Unplugged. All’apice del successo, la vita di Kurt era tutto meno che felice. L’abuso di droga e un peggioramento della sua depressione finirono per schiacciarlo. Cobain divenne ossessionato dal fatto che la sua musica potesse venire mal interpretata. L’unico modo per fuggire da queste angosce e dalle oppressioni dei media divenne un consumo sempre più costante di eroina. Il 1° marzo 1994 gli venne diagnosticata una bronchite. Per guarire si prese una settimana di riposo e volò a Roma. Nella notte del 2 marzo fu trovato dalla moglie Courtney Love in overdose, dopo aver ingerito una cinquantina di pasticche mischiate a champagne. Si trattava per la moglie di un vero e proprio tentativo di suicidio, ma dopo alcune settimane Kurt parve riprendersi e tornò negli Stati Uniti. Il suo comportamento però divenne sempre più strano. Nei primi giorni di aprile fece perdere le proprie tracce, tanto che la moglie fu costretta ad assoldare un investigatore privato per ritrovarlo. Ed effettivamente fu ritrovato, senza vita, la mattina dell’8 aprile. Con il cadavere venne trovata una lettera d’addio al mondo della musica e un fucile a pompa Remington M-11 calibro 20.