Diverse le proposte per il futuro lanciate da Sposato, a partire dal lavoro: “Occorre una battaglia di civiltà e legalità contro le forme di sfruttamento del lavoro, del caporalato, del lavoro nero”.
Angelo Sposato è stato confermato Segretario Generale Cgil Calabria. La nomina è arrivata al termine dei lavori del tredicesimo congresso Cgil Calabria svoltosi a Reggio Calabria con la partecipazione di 350 delegati. Confermata anche la Segreteria Regionale composta da Gianfranco Trotta, Caterina Vaiti e Luigi Veraldi con il nuovo ingresso di Celeste Logiacco.
Diverse le proposte per il futuro lanciate da Sposato, a partire dal lavoro: “Occorre una battaglia di civiltà e legalità contro le forme di sfruttamento del lavoro, del caporalato, del lavoro nero.
Per questo chiediamo un patto per la legalità e un lavoro di qualità che coinvolga le parti sociali, le amministrazioni regionali e territoriali, le Prefetture e le Procure antimafia. Un protocollo necessario per la prevenzione rispetto ai fenomeni molto frequenti di infiltrazione della criminalità organizzata negli appalti, nei subappalti, nelle forniture, nei servizi”.
Per il Segretario Generale “la sinistra, anche in Calabria, deve tornare a fare la sinistra ed occuparsi dei più deboli e delle povertà crescenti, economiche, educative, sanitarie e, soprattutto, mettere al centro al lavoro”. Ecco perché, ha spiegato Sposato “occorre mettere da parte individualismi, avviare un grande dibattito collettivo e fare le giuste alleanze con il mondo associativo sano sui temi della pace, della povertà, del lavoro, delle disuguaglianze, della legalità e riscrivere un manifesto per una nuova Calabria”.
In merito poi all’uso dei fondi Por e Pnrr Sposato ha sostenuto la necessità di avviare protocolli di legalità per la tracciabilità e qualità della spesa con Regione, Prefetture, Procure antimafia ed amministrazioni locali annunciando che la Cgil si costituirà parte civile nel processo Olimpo.
A proporre la nomina di Sposato il Segretario Organizzativo Cgil Nazionale Luigi Giove che in merito all’approvazione del ddl Calderoli da parte del Consiglio dei Ministri ha affermato: “Questo è già un Paese carico di frammentazione e di ingiustizie, non c’è bisogno di aggiungerne altre”. Per il Segretario le politiche del governo sembrano essere una “vendetta contro il Sud, oltre che una forma di ritorsione nei confronti dei più deboli e dei più poveri”. Sulla Vertenza Calabria Giove è stato lapidario: “Siamo realisti, a noi non servono semplicemente dei tavoli, servono delle risposte rispetto alle piattaforme che sono state presentate dal segretario regionale della Cgil Angelo Sposato. Ci aspettiamo un confronto vero e, soprattutto, delle risposte rispetto alle richieste che abbiamo effettuato”.