Ripercorriamo, insieme, gli avvenimenti e i personaggi più importanti che hanno segnato la data del 5 Febbraio.
Accadde che:
1783 (240 anni fa): avviene un terremoto di magnitudo 7.1 in Calabria e in Sicilia, causando gravi devastazioni e migliaia di vittime e arrivando a radere al suolo Reggio Calabria e Messina. Iniziò, così, uno dei periodi sismici più devastanti e più lunghi della storia dell’intero Paese. Alla scossa di quel 5 febbraio, infatti, ne seguirono altre altrettanto forti, in particolare il 6 ed il 7 febbraio, ma anche il 1° marzo, ed il 28 marzo 1783. Ovviamente, tra l’una e l’altra si verificarono altre centinaia di scosse minori. Si trattò di eventi sismici che ebbero effetti devastanti sulla maggior parte del territorio della Calabria meridionale e della Sicilia nord-orientale, causando addirittura il 6 febbraio uno tsunami a Scilla. In diverse località si raggiunse l’XI grado nella scala Mercalli. Furono numerosi gli scienziati, i letterati, gli architetti e gli ingegneri, sia italiani che stranieri, che furono inviati sul posto per studiare i fenomeni e i loro effetti. Le numerose e violente scosse causarono imponenti effetti sull’ambiente naturale in tutta la vastissima regione colpita, al punto che ampie aree della Calabria centro-meridionale risultarono sconvolte nel loro paesaggio. Le vittime complessive furono quasi 30.000 in Calabria (1300 solo a Scilla per lo tsunami), cui si aggiunsero le vittime in Sicilia (almeno 700 nella sola Messina). Come conseguenza della sequenza sismica, durata per più di tre anni, altre migliaia di persone morirono negli anni seguenti a causa di carestie, malattie e stenti (circa 5000).
1887 (136 anni fa): debutta il penultimo capolavoro del compositore italiano, l’Otello un dramma lirico in quattro atti su libretto di Arrigo Boito, basato sulla tragedia Othello di William Shakespeare. La trama seguiva fedelmente l’originale shakespeariano tranne per l’incipit: Verdi scelse di mettere in scena direttamente le vicende di Cipro. Tratta dalla tragedia shakespeariana, Otello fu la penultima opera di Verdi. Inserita nell’ambito dei festeggiamenti del Carnevale di Milano, la prima dell’opera di Verdi fu molto apprezzata per la sua capacità nel rendere i passaggi musicali e di scena senza interruzioni. L’opera racconta in quattro atti la vicenda di Otello che, istigato da Jago che mira al potere, impazzisce di gelosia per la moglie Desdemona. Solo dopo averla soffocata Otello capisce la trappola in cui è caduto e si pugnala. Nel 1894 l’opera verdiana fu messa in scena all’Opera di Parigi con l’aggiunta del balletto, molto apprezzato dai francesi.
Scomparsa oggi:
251 (1772 anni fa): muore, a Catania, Sant’Agata giovane cristiana martirizzata, durante le persecuzioni sotto l’imperatore Decio. Nata, a Catania, l’8settembre del 235 o 238 d.C. si consacra a Dio come diaconessa intorno ai 21 anni di età. Agata esercita un ruolo attivo all’interno della comunità cristiana, impegnata nella catechesi: istruisce alla fede cristiana i nuovi adepti; prepara, inoltre, i giovani a essere battezzati, comunicati e cresimati. Tra il 250 e il 251 deve fare i conti con le molestie subite dal proconsole Quinziano, arrivato a Catania allo scopo di far abiurare pubblicamente i cristiani, secondo l’editto dell’imperatore Decio. Quinziano si invaghisce di Agata e dopo aver saputo della sua consacrazione le impone di ripudiare la fede. Agata rifiuta di adorare gli Dei pagani: per questo motivo viene affidata per alcune settimane alla custodia rieducativa di Afrodisia, cortigiana corrotta. Lo scopo è quello di corrompere moralmente la giovane siciliana, tra minacce e allettamenti, pressandola psicologicamente; il fine ultimo è quello di sottometterla alla volontà del proconsole. Agata resiste strenuamente agli attacchi perversi che è costretta a subire, trova forza nella fede in Dio, al punto che le sue tentatrici, scoraggiate dai continui insuccessi, rinunciano all’impegno di corromperla e la riconsegnano a Quinziano. Questi, non riuscendo a scalfire i principi della ragazza, la processa. Agata viene portata in carcere, dove subisce numerose violenze che hanno lo scopo di farle cambiare idea.Dapprima viene fustigata; poi per mezzo di tenaglie viene sottoposta a un crudele strappo delle mammelle. Quella stessa notte riceve la visita di San Pietro, che le risana le ferite rassicurandola; infine, è obbligata a camminare sui carboni ardenti. Ancora adolescente, muore nella sua cella. Le sue reliquie si trovano attualmente nel duomo di Catania.