Per ricordare quella tragedia è stato chiesto un contributo alla Regione Calabria. In questa occasione sarà ufficializzato il gemellaggio con la città do Bologna che in quel periodo ospitò 78 bambini di San Luca rimasti senza casa e senza scuola.
A 50 anni dall’alluvione che segnò la Locride e che distrusse completamente gli antichi borghi, l’amministrazione comunale di San Luca intende ricordare quel tragico evento “che lasciò molte ferite e che assurgere San Luca e il suo territorio a simbolo di un sud abbandonato a se stesso, un evento del quale ancora si possono notare le ferite”.
L’amministrazione, per tenere viva la memoria, grazie alla collaborazione della Fondazione Corrado Alvaro, della Proloco Potamos, dell’associazione San Luca Illustrato, del Centro studi Padre Stefano de Fiores e dell’associazione culturale “Il nostro tempo è la speranza” organizzerà un convegno scientifico “San Luca prima e dopo L’alluvione”, il gemellaggio con la città do Bologna che in quel periodo ospitò 78 bambini di San Luca rimasti senza casa e senza scuola, una mostra fotografica e un docufilm realizzato con in servizi Rai.
Per ricordare quella tragedia è stato chiesto un contributo alla Regione Calabria sottolineando come: “Il nostro comune – scrive il sindaco Bartolo – fu tra quelli che i geologi considerarono più ad alto rischio. Fu da tale evento calamitoso he partì l’abbandono ed il decadimento del bellissimo centro storico e la disgregazione sociale della Comunità Sanluchese che ebbe, negli anni successivi, conseguenze negative per tutto il Paese, tali da subire discriminazioni e pregiudizi, nonché l’umiliazione di essere additato dai media come centro di delinquenza per antonomasia”. Queste le ragioni che spingono l’amministrazione comunale a ricordare l’evento che tragicamente cambiò le sorti del comune aspromontano.