Giuseppe Mazzaferro, il 38enne arrestato per l’omicidio di Massimo Lo Prete, ucciso la sera del 13 gennaio scorso, a Gioia Tauro all’interno di un distributore di benzina sulla statale 18, ha confessato.
L’uomo ha dichiarato ai pm di avere ucciso Lo Prete, perché si sentiva perseguitato dalla vittima, dichiarando di avere avuto una reazione di impeto, quando quella sera si è accorto che la vittima lo stava pedinando. A supporto della sua versione ha chiesto agli investigatori di visionare le telecamere di sorveglianza nei pressi della sua abitazione e del luogo dove è avvenuto il delitto, in modo da verificare se Lo Prete effettivamente lo stesse seguendo. Tuttavia, non ha saputo spiegare né le ragioni per le quali ha sparato né il motivo per il quale la vittima avrebbe dovuto perseguitarlo.
Il trentottenne, infine, ha indicato ai carabinieri il luogo dove ha nascosto la pistola usata per uccidere l’uomo