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martedì, Novembre 26, 2024
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Il tempo dei ricordi

Ripercorriamo, insieme, gli avvenimenti e i personaggi più importanti che hanno segnato la data del 21 Maggio.

Accadde che:

1904 (117 anni fa): viene fondata, a Parigi,  la FIFA, che si occupa dell’organizzazione di tutte le manifestazioni intercontinentali degli sport sopraccitati, tra le quali la più importante è sicuramente il Campionato mondiale di calcio, che premia il vincitore con il trofeo della Coppa del Mondo. Tale torneo viene disputato ogni quattro anni dal 1930, eccetto che per il 1942 e il 1946 a causa della Seconda guerra mondiale, con il compito anche di scegliere il paese organizzatore, che ospiterà la fase finale della manifestazione. L’organo supremo della FIFA è il Congresso, un’assemblea composta dai rappresentanti di ciascun membro associato, che si riunisce con cadenza annuale. Inoltre, il Congresso elegge il Presidente, il Segretario Generale e gli altri membri del Comitato Esecutivo. Il Presidente ed il Segretario Generale sono i principali funzionari della FIFA e si occupano della sua ordinaria amministrazione, portata avanti dal Segretariato Generale, assieme al suo staff di circa 280 membri. La sede è a Zurigo (Svizzera), l’attuale presidente è Gianni Infantino, eletto nel 2016.

1972 (49 anni fa):  un geologo australiano di origini ungheresi, László Tóth, eludendo la sorveglianza, riesce a colpire con un martello “La Pietà” di Michelangelo per quindici volte in un tempo di pochi secondi, al grido di “I am Jesus Christ, risen from the dead! (“Io sono Gesù Cristo, risorto dalla morte!”), prima che fosse afferrato e reso inoffensivo. Tóth entrò nella Basilica di San Pietro la mattina, verso le ore 11:30 scavalcando, all’improvviso, la balaustra che separava la folla di visitatori dalla scultura. Era vestito con una pesante giacca blu, tipo impermeabile e una camicia rossa; alto e slanciato, portava i capelli lunghi e aveva una corta barbetta bionda. Toltosi la giacca per esser più libero nei movimenti, con una mazzuola pesante, circa cinque chili, colpì dapprima il capo della Madonna e poi, più volte, il volto e le braccia, lasciando però integra la figura del Cristo. La Pietà subì dei danni molto seri, soprattutto sulla Vergine: i colpi di martello avevano staccato una cinquantina di frammenti, spaccando il braccio sinistro e frantumando il gomito, mentre sul volto il naso era stato quasi distrutto, come anche le palpebre. Il restauro venne avviato quasi subito, dopo una fase di studio, effettuato riutilizzando per quanto possibile i frammenti originali, oltre che un impasto a base di colla e polvere di marmo. È stato effettuato nei vicini laboratori dei Musei Vaticani, sotto la responsabilità del direttore Deoclecio Redig de Campos e, grazie all’esistenza di numerosi calchi, fu possibile reintegrare l’opera fedelmente, senza rifacimenti arbitrari delle lacune. Interrogato in seguito, benché durante il vandalismo avesse dato prova di parlare l’italiano, Tóth mostra di non capire le domande che gli venivano rivolte, affermando di saper parlare solo l’inglese. Secondo altre fonti, invece, ripeté frasi sconnesse per tutti gli interrogatori, permanendo nella sua convinzione d’essere il Cristo. Nonostante l’atto, non fu incriminato, ma internato in manicomio per due anni e, in seguito, rimpatriato in Australia. Da allora la Pietà è protetta da una speciale parete di cristallo antiproiettile.

Scomparso oggi:

1639 (382 anni fa): muore a Parigi Tommaso Campanella filosofo, teologo, poeta e frate domenicano. Nato a Stilo (Reggio Calabria) il 5 settembre 1568, il suo pensiero si riallaccia  al naturalismo telesiano, sostenendo che la natura va conosciuta nei suoi propri principi, che sono tre: caldo, freddo e materia. Essendo tutti gli esseri formati da questi tre elementi, allora gli esseri della natura sono tutti dotati di sensibilità. Il naturalismo di Campanella, comporta una teoria della conoscenza essenzialmente sensistica: egli sosteneva, infatti, che tutta la conoscenza è possibile solo grazie all’azione diretta o indiretta dei sensi. In base a queste premesse, sulla religione egli distingue due tipologie: una religione naturale e religioni positive. La religione naturale è una religione che rispetta l’ordine universale dell’universo stesso; quelle positive, invece, vengono imposte dallo stato. Campanella afferma, però, che il cristianesimo è l’unica religione positiva, poiché è imposto dallo stato, ma al contempo coincide con l’ordine naturale. Fu autore di un’importante opera di carattere utopico, ovvero “La città del Sole”. Egli descrive una città ideale, utopica, scritta sotto forma di dialogo tra due personaggi: l’Ospitalario, cavaliere dell’ordine di Malta e il Genovese, nocchiero di Colombo. Quest’ultimo racconta di aver girato il mondo scoprendo nell’isola di Taprobana, una città ideale per leggi e costumi, ma tuttavia utopica. La città è retta da un Principe Sacerdote, chiamato Sole (o Metafisico) che detiene assoluto potere spirituale e temporale. I requisiti fondamentali di questo governatore sono: erudizione, saggezza, conoscenza sia dal punto di vista teorico e pratico, creatività e vena artistica.  Esempio di organizzazione politico-sociale perfetta, descrive un paese fantastico, caratterizzato dall’uguaglianza di tutti gli uomini e dalla perfetta tolleranza.

 

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