Il Tribunale del Riesame di Reggio Calabria, composto dal Presidente Antonino Francesco Genovese, ha escluso per Trimboli Natale, difeso dall’avvocato Giuseppe Zangari, ed ai fratelli Ursino Gabriele e Luigi, difesi dall’avvocato Giovanni Scarfò, l’aggravante prevista dall’articolo 416 bis comma 1 dal reato di spaccio di sostanze stupefacenti, per insussistenza dell’ipotesi di reato.
Trimboli e Ursino sono stati arrestati nell’ambito dell’operazione “Blu Notte“ , con l’accusa di aver venduto 10 kg di marijuana ad appartenenti della cosca Bellocco-Palaia di Rosarno, estorcendo il pagamento con modalità mafiose.
I difensori, oltre ad aver rappresentato l’estraneità degli assistiti a tutti i fatti contestati, hanno anche chiesto l’annullamento dell’ordinanza di custodia cautelare per l’estorsione aggravata dal metodo mafioso, sottolineando il rapporto amichevole tra gli indagati, volto alla risoluzione del mancato pagamento del narcotico.
Tesi condivisa dal Tribunale del Riesame di Reggio Calabria, che ha riconosciuto insussistenti i gravi indizi di colpevolezza per il solo traffico di sostanza stupefacente “leggera“, comportando un ridimensionamento della pena da 20 a 3 anni prevista in caso di condanna.
Ricordiamo che l’operazione “Blu Notte” era scattata, la mattina del 13 dicembre, nei confronti di 65 soggetti accusati di associazione mafiosa, porto e detenzione di armi comuni e da guerra, estorsioni e usura. Diretta dal procuratore Giovanni Bombardieri.