Il testo del decreto legge pubblicato in Gazzetta Ufficiale, emanato dall’ultimo Consiglio dei Ministri, stabilisce tutti i tipi di “green pass”, i tempi e le modalità.Il Ministro dello Sviluppo Economico, Giancarlo Giorgetti, ha addirittura supposto che possano essere utilizzati per riaprire le discoteche, unico settore che non ha una data per la ripartenza. Ma vediamo tutti i tipi di green pass, la loro validità e i requisiti.
Green pass: tempi e generi
Il decreto prevede che il green pass sia un’attestazione rilasciata subito dopo la prima dose vaccinale al soggetto interessato e che varrà dal quindicesimo giorno successivo alla somministrazione per i seguenti 9 mesi.
Sono considerati “green pass” anche i risultati negativi di test antigenici molecolari o anche rapidi effettuati nelle 48 ore precedenti oppure la certificazione dell’ASL (o del medico curante) dell’avvenuta guarigione dal virus, che comporta l’immunizzazione del paziente.
Le attestazioni sono rilasciate anche dal centro vaccinale (avvenuta somministrazione del siero) o dalle strutture, pubbliche o private, che hanno eseguito il test o che certificano la guarigione. Tutto ciò dovrebbe essere semplificato dalle procedure telematiche.