Ci troviamo a dover fare una copertina con questi due avverbi: il Si e il No. Due avverbi che riguardano due paesi: Locri e Siderno, un finanziamento e due scuole. Infatti, Da più di un anno, la scuola media “Corrado Alvaro “di Siderno attende di essere demolita e ricostruita. Ma, nonostante i finanziamenti ottenuti, la lentezza burocratica sembra ostacolare l’inizio dei lavori. A Locri, una scuola che ha bisogno di essere demolita e ricostruita, ha ottenuto i finanziamenti necessari e, nelle scorse settimane, sono iniziati i lavori. Quindi, la domanda nasce spontanea: Perché Locri sì e Siderno no?
Una volta si diceva che Siderno iniziasse con il si e finisce con il no, ed in queste due avverbi stanno tutte le contraddizioni di questo paese. Addirittura, Mimmo Panetta dedicò la copertina di un suo libro a questa situazione “NoderSi”, invertendo appunto gli avverbi per ricavare un nome diverso. Ora ci troviamo a dover fare una copertina con questi due termini legati ad una situazione simile, affrontata in modo diverso dai due comuni. Un finanziamento per ricostruire due scuole, tesoro di ricordi per molte generazioni, che a Locri ha visto la strada di un lavoro che sta per finire; quindi, a Locri la scuola Si sta facendo; mentre a Siderno con lo stesso finanziamento la scuola No viene realizzata. Certamente, non vogliamo fare una speculazione politica nei confronti di un’amministrazione meno esperta rispetto a quella più esperta di Locri, ma cercare di stimolare l’attenzione, perché gli alunni tornino presto sui banchi di una scuola che abbia in tutti i crismi di legge per ospitarli. Da qui, potremmo entrare in un discorso politico che vede le due città dirimpettai antagoniste, ma allo stesso tempo mature per fare il grande passo, quell’unione dei comuni che renderebbe più forte la cittadina e potrebbe chiedere, con una voce più grossa, i diritti che spettano ai cittadini di questi due splendidi paesi.
Roderigo De Castiglia