Secondo la “leggenda” la statua della Madonna fu portata dall’Oriente da un capitano cattolico, il quale fu costretto a nasconderla nella grotta, scoperta da un pastore venne portata nella Chiesa della Visitazione di Aieta, ma il giorno dopo fu ritrovata sul sasso dove il Capitano l’aveva deposta.
Se tutti nella Locride conoscono il Santuario della Madonna della Grotta di Bombile, in attesa di un intervento che lo possa riportare alla luce dei fedeli, dopo il rovinoso crollo del 2004. Non tutti conoscono un’altra perla mistica della nostra Calabria. Situato nel comune di Praia a Mare, il Santuario della Madonna della Grotta è posto all’interno di tre cavità ed è raggiungibile mediante una serie di gradinate da cui possibile ammirare l’intero Golfo di Policastro.
Abitato sin dal Paleolitico superiore, come attestano gli studi condotti già dal 1960 dall’Istituto Italiano di Paleontologia Umana dell’Università di Roma, il Santuario ha caratterizzato da sempre il territorio in cui è inserito. Dal VII sec. in poi, in seguito alla persecuzione iconoclasta sviluppatasi a Costantinopoli molti monaci si spostarono verso la Calabria e con molta probabilità a questa epoca risalirebbe l’esistenza di un Monastero Basiliano, il Monastero di San Elia. Sulla base di questa ricostruzione storica è possibile ipotizzare che la statua della Madonna fosse arrivata dall’Oriente insieme ai monaci, o fosse addirittura stata realizzata da maestri locali direttamente sul luogo.
La mancanza di notizie certe riguardo l’arrivo della statua della Madonna della Grotta ha fatto sorgere la “leggenda” secondo cui la statua della Madonna fu portata dall’Oriente da un bastimento raguseo con equipaggio turco e capitano cattolico, il quale fu costretto a nasconderla nella grotta, su un grande sasso piano, perché considerata dagli altri marinai come portatrice di sventure. Fu scoperta da un pastore e venne portata nella Chiesa della Visitazione di Aieta, ma il giorno dopo, scomparsa, fu ritrovata sul sasso dove il Capitano l’aveva deposta.
Utilizzata dai Monaci Basiliani, la grotta divenne nel XVI secolo luogo di culto, fino ad essere punto di riferimento per le popolazioni locali non solo dal punto di vista religioso ma anche storico-sociale, tanto da determinare la nascita di un nuovo nucleo urbano. E’ infatti ai piedi del Santuario che si svilupparono le prime abitazioni di pescatori che segnarono la nascita dell’attuale Comune di Praia a Mare.
Dal 27 agosto 1977 il Santuario e la Parrocchia di Santa Maria della Grotta sono stati affidati alla cura pastorale dei Padri della Congregazione dei Figli di Santa Maria Immacolata. Purtroppo la statua (alta circa 80 cm. compreso il basamento) che si trova oggi all’interno della Cappella del Santuario non è quella originaria che venne trafugata nella notte del 4 marzo 1979.
Il Santuario della Madonna della Grotta di Praia a Mare può rappresentare una meta suggestiva per visitare uno luogo suggestivo oltre che mistico ricco anche di storia.
(Foto fonte isentieridelpollino.it)