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domenica, Novembre 24, 2024
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Pallavolo: OmiFer Palmi pazzesca rimonta delle azzurre contro le Wow Green House Aversa

Nel rush finale, i padroni di casa alzano il muro vincente. Radici: “Da domani ci rimettiamo al lavoro, le feste durano poco, quindi siamo pronti a rimetterci a capofitto per quella che sarà una settimana estremamente delicata e importante”.

Batte, forte, sempre il cuore dell’OmiFer Palmi e dei suoi tifosi al PalaCalafiore di Reggio Calabria, teatro di una pazzesca rimonta sulla Wow Green House Aversa, squadra tra le più attrezzate e ambiziose del girone blu di Lega A3 volley. Le casacche azzurre palmesi, pur esprimendo una buona pallavolo vanno sotto di due set, con la formazione campana più precisa sotto rete; salvo dare una decisa sterzata all’inizio della terza frazione di gioco che le porterà a riaprire clamorosamente il match e a incamerare un’altra splendida vittoria, al termine di un tie-break praticamente dominato, con un vantaggio massimo arrivato anche a 8 punti di stacco.

Il primo set si dipana fondamentalmente sui binari dell’equilibrio: le due squadre infatti si equivalgono giocando in pratica punto a punto fino ai venti, con vantaggi massimi di +2 da una parte e dell’altra. Tra le fila dell’Omifer in cattedra Peppino Carbone, Michele Marinelli e il solito Pawel Stabrawa ma sui ragazzi di mister Radice oscillano come una spada di Damocle le imprecisioni al servizio; l’Aversa, da parte sua, non molla mai la presa e quando Palmi è in vantaggio 22-21 esce allo scoperto con un micidiale poker calato nel rush finale: diagonale vincente, doppio muro e un ace per chiudere i conti sul 22-25. Il secondo set si apre sulla scia del primo, ovvero percorrendo i binari dell’equilibrio ma è una stabilità illusoria che dura solo per pochi minuti: Aversa tenta infatti la fuga e si porta sul 7-12, toccando il massimo vantaggio di +5 punti. L’OmiFer è in evidente difficoltà, coach Radici chiama il time-out, il pubblico si fa sentire caloroso e incoraggia i suoi.

Palmi riordina le idee ed entra in campo con ritrovata determinazione e, trascinata dal polacco Stabrawa e da capitan Gitto, riduce il gap portandosi sul 19-20. Sulla prestazione delle canotte azzurre pesa però nuovamente la variabile servizio: due gli errori nello spazio di poco, l’ultimo dei quali, con la palla che impatta sulla rete, consegna anche il secondo set ad Aversa. Il momento del match è di quelli per cui nessuno scommetterebbe un euro sulla rimonta di Palmi eppure, dalla terza frazione di gioco in poi, in un continuo crescendo, l’OmiFer lascia tutti a bocca aperta. Quando Aversa si porta sullo 0-3, in molti pensano che le sorti della partita siano segnate e che non resti altro che attendere che scorrano i minuti. Niente di più sbagliato: Gitto e compagni rientrano in gioco riacciuffando la giusta concentrazione ma è la grinta che fa la differenza.

L’OmiFer diventa un’orchestra perfetta: Marsili e Marinelli sfoggiano delle grandi giocate; le diagonali di Peppino Carbone fanno molto male; Stabrawa brucia le mani degli avversari con le sue tremende schiacciate; Palmi colpisce addirittura con un ace in battuta; segno che la gara si sta mettendo nel verso giusto. I padroni di casa sono avanti per 17-14 e provano a crederci ancora. Aversa è costretto al time-out. Importantissimo per le sorti del match si rivelerà il punto di Gitto sul 20-18 per l’OmiFer; all’attacco pungente di Aversa risponde il contrattacco di Mirko Miscione, molto bravo sotto rete. Poi Marsili alza per il “killer” Stabrawa che fissa il punteggio sul 23-19. L’OmiFer fa buona guardia, Marinelli la piazza in diagonale ed è Stabrawa a concretizzare il set point. Gara riaperta. Il quarto set si apre con una schiacciata imperiosa di Gitto; poi ancora Stabrawa e una bella schiacciata a punto di Miscione portano l’OmiFer ad un vantaggio di +2. Il tabellone infatti dice 6-4 per i locali. Lo stesso margine di vantaggio si ripeterà per ben quattro volte con l’Omifer avanti 10-8. Complici due errori consecutivi in battuta, Aversa però pareggia i conti e si porta addirittura avanti 12-13. Si prosegue con dei mini vantaggi in entrambe i fronti ma sul 18 pari le canotte azzurre provano a scappare: molto bene Carbone in ricezione e punto Stabrawa, stavolta non funziona il muro di Aversa e l’OmiFer riprende il controllo del set:19-18. Si combatte e Palmi prova a far quadrato.

Nel rush finale, i padroni di casa alzano il muro vincente. Siamo sul 23 pari. Ma Aversa va a punto ed è match point. È Stabrawa a tenere viva Palmi, salvo poi sbagliare la battuta: ancora match point per gli ospiti che sbagliano incredibilmente il servizio: 25 pari. L’OmiFer realizza, 26-25; alla battuta va Carbone; Marsili non perdona e il palazzetto esplode. Si va al tie-break. 15 punti per decretare la vincente ma non c’è più storia: l’OmiFer sulle ali dell’entusiasmo si mantiene sempre avanti: Stabrawa schiaccia potente ma sa colpire anche in pallonetto (saranno 41 i punti messi a segno a fine gara); Carbone è in stato di grazia; Miscione non perdona. La prima frazione si chiude sull’8-2. Cambia il campo ma non la musica, vanno a punto ancora Carbone, Stabrawa, Miscione. Un errore al servizio di Aversa e un muro vincente di Palmi e sulla gara cala il sipario: 15-7 il punteggio finale con l’OmiFer che compie un altro miracolo sportivo. Massima la soddisfazione espressa da mister Radici: “il tie-break – ha commentato – è stato certamente il momento in cui la squadra è riuscita a tirar fuori tutte quelle energie e quegli strilli mancati nella prima parte di gara.

Abbiamo incontrato un avversario che ha giocato veramente una pallavolo di alto livello, senz’altro ci sono dei rammarichi e anche dei punti di analisi che cercheremo di approfondire, anche se il tempo è poco; tuttavia, – ha proseguito Radici nella sua analisi – Aversa ha sfruttato quel palla a palla vinto nel finale di primo set, con qualche nostra ingenuità; anche grazie alla bravura del loro livello di attacco che è stato continuo, con molta attenzione a muro sui nostri migliori attaccanti, l’avversario ha preso fiducia e quindi noi abbiamo trovato il duro. Nel secondo set, -ha aggiunto – come spesso accade, c’è mancato lavorare palla a palla nella prima parte: questo, però, siamo riusciti a farlo nel secondo periodo di frazione. Senz’altro, a livello di sensazioni e a livello di stare in campo siamo molto cresciuti e migliorati, tuttavia, nel finale di secondo set per riacciuffarli serviva qualcosa in più, quella scintilla che abbiam cercato ma che non siamo riusciti a trovare. Devo dire che i primi due set hanno comunque dato la sensazione di una squadra, la nostra, che è rimasta sul pezzo e sono cosciente che questo ha avuto un ruolo importante nella rimonta, perché questi ragazzi hanno un’anima e la mettono in campo. Quest’anima tradotta sul piano tecnico è stata soprattutto la scintilla della battuta, che per tutto il terzo set è stata molto migliore che nelle prime due frazioni, che ci ha agevolato e poi, piano piano, è cresciuta quella che forse è la qualità migliore della nostra squadra: la capacità di difendere, di organizzare un sistema di gioco che comunque non ha paura delle bocche di fuoco avversarie, qualunque esse siano. Abbiamo quindi ripreso sicurezza e terzo e quarto set hanno sugellato quella che, secondo il mio punto di vista, è una vittoria meritata, contro un avversario di altissimo livello, quindi siamo doppiamente contenti. Dopodiché, -ha concluso Radici – da domani ci rimettiamo al lavoro, le feste durano poco, quindi siamo pronti a rimetterci a capofitto per quella che sarà una settimana estremamente delicata e importante”.

 

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