La violenza psicologia non può essere sottovalutata. La Conferenza delle Donne Democratiche: “Serve una proposta che rafforzi le tutele alle donne vittima di violenza psicologica prima che sia troppo tardi”.
“La violenza psicologica è troppo spesso l’anticamera della violenza fisica, su questo tema riteniamo urgente diffondere capillarmente, iniziando dalle scuole, a livello nazionale, una campagna di sensibilizzazione affinché le donne sappiano riconoscerla e difendersi per tempo.”
La Conferenza delle Donne Democratiche dell’area metropolitana di Reggio Calabria, nella giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, vuole porre l’accento su questa grave e insidiosa forma di oppressione.
“Un livido è visibile agli occhi di tutti, la manipolazione psicologica spesso non è riconosciuta nemmeno dalla vittima, portata ad avere un serio e grave crollo della propria autostima, a sentirsi insicura delle proprie capacità e a vedere nel suo carnefice l’unica persona di riferimento della sua esistenza. È necessario – dichiara la portavoce metropolitana delle donne dem, Barbara Panetta – dare ogni strumento alle vittime, ed a chi sta loro vicino, per poter distinguere un affetto sincero dalla manipolazione, dal plagio, dalla sottomissione psicologica, dalla svalutazione. Individuare per tempo un rapporto malato con un soggetto patologico può salvare tante donne dalle estreme conseguenze di quella che, in numerosi casi, da violenza psicologica diventa violenza fisica.
Il nostro impegno sarà di approfondire questo tema, insieme ad esperti di diritto e di psicologia, affinché si possa elaborare una proposta che rafforzi le tutele alle donne vittima di violenza psicologica, prima che questa degeneri in violenza fisica, troppo spesso mortale.
Lo stupro dell’anima è devastante tanto quanto quello fisico, abbiamo il dovere di difendere ogni donna da un rischio così subdolo. Non ci fermeremo finché non avremo contribuito a creare uno strumento di difesa per ogni donna vittima di violenza psicologica e fisica”.