La scuola gratuita per chef “Uno chef per Elena e Pietro” si vede costretta ad uno stop. Nonostante le selezioni degli allievi già fatte, nonostante l’entusiasmo e la convinzione dei docenti, del direttore scientifico Silvio Greco e della famiglia Pratticò, non sono arrivati in tempo i contributi previsti e non possiamo permetterci di aprire i battenti.
I primi 4 anni accademici (oltre alla ristrutturazione e all’allestimento della sede che ospita la scuola) sono stati sostenuti dalla famiglia Pratticò e dal generoso contributo di alcuni produttori e amici della scuola.
Oggi, il piccolo capitale che si aveva a disposizione in partenza si è esaurito e nonostante i molti complimenti ricevuti e il fatto che tutti i ragazzi che si sono diplomati alla scuola abbiano trovato facilmente lavoro presso aziende prestigiose sia in Italia che all’estero, non c’è stata una risposta adeguata delle istituzioni.
Ci fermiamo un anno, quindi, con grande rammarico, ma anche con la coscienza che una scuola è una cosa seria, che il lavoro che comporta l’insegnamento e la gestione di una attività come questa va retribuito degnamente, e sebbene sia il direttore sia molti docenti – che non smettiamo di ringraziare – collaborano a titolo gratuito, una scuola come questa ha bisogno di un budget sicuro con cui coprire anche le spese correnti e la gestione della cucina didattica.
Crediamo che la scuola debba restare gratuita per i ragazzi, perché vogliamo anche affermare l’importanza della gratuità e siamo sicuri, lo abbiamo visto in questi anni, che i diplomati da questa scuola restituiscono poi con gli interessi, in molte forme, il sapere e il saper fare che hanno ricevuto in dono.
Contiamo di riaprire i battenti ad ottobre 2023, dando ovviamente la precedenza, se saranno ancora disponibili, agli studenti già selezionati per il 2022-2023.
Ringraziamo quanti hanno fatto una donazione in queste ultime settimane: anche quei fondi restano fermi un anno, perché da soli non bastano, ma tra un anno saranno preziosi.