Due i punti più critici: la Casa della salute sidernese che vede lavori fermi benché dovessero partire ad aprile e la rimodulazione dei fondi Inail per l’ospedale di Locri
Un dibattito largo, quello di giovedì scorso 27 ottobre al Centro d’aggregazione sociale pensionati e anziani di Siderno, su input dei Comitati Casa della salute di Siderno e DifendiAmo l’Ospedale di Locri con il Corsecom.
Le conclusioni però sono state drastiche: «Ritardi inaccettabili, fondi mancanti, mancanza di servizi, mancanza di strumentazione, mancanza di personale e strutture inadatte», si legge nel testo licenziato a fine riunione e inviato al presidente della Regione e commissario governativo alla Sanità Roberto Occhiuto come al commissario straordinario dell’Asp di Reggio Calabria Lucia Di Furia.
Quanto alla Casa della salute sidernese, in particolare, i lavori restano fermi benché l’Asp avesse fatto sapere che le previsioni erano di un concreto inizio-lavori per il primo aprile scorso. Cittadini e associazioni si professano poi «molto perplessi» quanto alla rimodulazione dei 34 milioni di fondi Inail prevista per l’ospedale di Locri: a oggi ce ne sono 60 milioni per tutta la Calabria, dunque appare chiaro che il nosocomio locrese ne avrà molto meno di 34. Eppure la situazione è gravissima, come attesta il fatto che «per ben due volte il soffitto del Pronto soccorso è crollato». I cittadini della Locride, si legge nel testo, rivendicano il diritto alla salute e d’avere chiarezza su importi e tempistica: in caso contrario, «attiveremo iniziative sul territorio per richiamare una maggior attenzione al diritto fondamentale alla cura degli anziani».