Il tribunale di Roma ha assolto gli imputati del processo nato dall’operazione “Fiore Calabro”, ordinando il dissequestro di quanto era stato loro sequestrato.
A distanza di 6 anni dal sequestro di beni, di circa 12 milioni di euro, a presunti esponenti dei Morabito-Mollica-Scriva di Africo, il Tribunale di Roma ha escluso l’aggravante mafiosa e ha assolto gli imputati.
L’accusa, sostenuta dai magistrati della Direzione Distrettuale Antimafia di Roma, riteneva gli indagati responsabili di favorire l’associazione mafiosa denominata ‘ndrangheta operante in Calabria e a Roma. Pertanto sono state sottoposte a sequestro preventivo aziende commerciali, società che gestiscono la distribuzione di fiori, imprese di allevamento e vendita di carni, attività di ristorazione, immobili e terreni, conti correnti, libretti postali e altro.