Tony Bellamina ricorda l’amico, recentemente scomparso, Pino Longo.
La prima volta che ti ho visto
è stata negli occhi di un dobberman,
poi ti ho rivisto su una sedia di un barber shop,
mi notasti mentre mi tagliavo i capelli alla mohawk
da li non mi perdesti di vista, ero troppo eclettico per essere inteso da altri.
Ti ho visto poi attraverso un cristallo di un acquario,
e l’acqua che c’era tra me e te, ha fatto ingrandire le nostre utopie.
Ti ho visto anche in una campana di rame con la tua mania di essere originale.
Ti ho visto in una pianta tropicale ed in un laghetto,
ti ho visto persino dentro un “Puro” immerso nel Rum.
Ti ho visto al sole a mangiare qualche Pargo e con la luna, nella notte a prendere pipistrelli.
Ti ho visto anche negli occhi di un arabo a vendere piastrelle,
ed anche negli occhi di tuo padre.
Ti ho visto negli occhi dei tuoi figli e di tua moglie.
Ti ho visto anche ridere fino alle lagrime, perché io ero la tua allegria…il tuo eclettico viveur.
Ti ho visto sempre elegante e raffinato, ti ho anche visto negli occhi di un vecchietto che cercava l’elemosina,
negli occhi dei poeti degli artisti e dei cantanti, ti ho visto ballare e cantare Dos gardenia.
Ti ho visto addirittura despinare un pescado para mi.
Ti ho persino visto ferito da parole taglienti.
Ti ho visto nei calli di un contadino che vendeva banane su una strada della Sierra Maestra.
Ti ho visto portarmi a spasso senza sapere dove.
Ti ho visto nell’allegria e nella gioia dei tuoi amici.
Ti ho visto guardare il cielo e le nuvole dicendomi torniamo indietro, fra poco piove.
Ti ho anche visto aprire con una sciabola una bottiglia di champagne.
Ti ho visto mille volte cadere e rialzarti.
Ti ho visto chinare il capo proprio mentre la vita volava via.
Infine, ti ho visto piangere… e poi non ti ho più visto.
Questa notte però ti ho rivisto sorridermi e accarezzarmi il cuore.
Con te vicino, con i miei piedi sui tuoi passi con te sarò in eterno.
Tony Bellamina (Castoro)