Nel territorio dell’Aspromonte, a causa dell’aumento della criminalità organizzata sommata al clientelismo della classe dirigente, si verificano episodi che testimoniano il grande degrado umano, l’ultimo è l’intimidazione subita dal professore Giuseppe Zimbalatti. Quest’ultimo è il nuovo rettore dell’università Mediterranea e come lo definirebbero in molti un uomo giusto, proprio per questo un nemico degli ndranghetisti.
Il nostro Aspromonte è uno dei Sud del Sud perché in tanti dei borghi e delle case sparse, negli anni, si sono assommate dolori e ferite, arretratezza, fatica relazionale, disoccupazione, dequalificazione scolastica e altissima presenza di criminalità mafiosa. Ed è la presenza della ndrangheta la fonte e la ragione storica di tutti questi mali assieme al clientelismo di una classe dirigente collusa e complice della criminalità e comunque non all’altezza di compiti immani di rinnovamento progresso scuola cultura lavoro.
Il professore Giuseppe Zimbalatti potrebbe non essere una di queste scialbe figure di classe dirigente inetta. Ce lo dimostra “a contrario” l’intimidazione da lui subita nei giorni scorsi, dopo la plebiscitaria elezione a Rettore dell’università Mediterranea, seguita agli scandali giudiziari della precedente gestione.
Se la ‘ndrangheta non vuole Zimbalatti, Zimbalatti può essere la persona giusta e perciò Zimbalatti è antimafia.