Aveva subito un’emorragia cerebrale in carcere, ad Arghillà, Roberto Jerinò, 60enne di Gioiosa Jonica, ma il medico della Casa Circondariale e il responsabile del reparto di Neuroradiologia del G.O.M. di Reggio Calabria non avevano dato così tanta importanza all’evento. Oggi, la Procura della Repubblica reggina, dopo indagini sollecitate dalla famiglia, ha disposto il rinvio a giudizio dei medici per omissione di atti d’ufficio, fissando la prossima udienza per il 25 maggio.
Morte detenuto Jerinò, due rinvii a giudizio
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