Avevamo scritto, nell’estate del 2018, questa nostra idea legata al patrimonio culturale unico che possediamo. Con la speranza che possa essere utile per chiunque si cimenti nella ambito della cultura lo riproponiamo.
Noi, piccolo giornale di provincia abbiamo avuto un’idea. Abbiamo pensato, abbiamo discusso, abbiamo studiato e alla fine siamo qui per proporre quello che secondo noi può diventare una svolta per il nostro territorio.
Partendo da Africo Vecchio e proseguendo fino a Stilo, un visitatore potrà conoscere gli scrittori che hanno fatto grande la nostra terra. La proposta mira a contrastare il messaggio univoco oggi lanciato dai media nazionali: la Locride è solo ‘ndrangheta e poco altro.
Ci sono idee che hanno cambiato la storia di territori e popolazioni, la storia del mondo è pieno di esempi di cambiamenti di sviluppo legate alle idee. La strada è sempre stato un concetto fondamentale della mia vita, la strada rappresenta per me il viaggio, la conoscenza, la speranza. Anche la Locride, purtroppo, è stato un problema importante della mia vita: mi batto da anni per cercare idee, soluzioni, e progetti per sostenere lo sviluppo economico di questa terra. La cultura è una delle possibili strade per raggiungere lo sviluppo, per questo pensiamo che un progetto che unisca il concetto di cultura al concetto di strada e quindi a un territorio che produce geni potrebbe essere l’idea per una nuova narrazione del territorio.
Per caso, qualche giorno addietro, sul telegiornale nazionale ho visto un servizio su un’idea sviluppata in Sicilia: “La strada degli scrittori”, un itinerario che percorre i luoghi siciliani che hanno visto nascere e produrre i grandi autori del Novecento che hanno appassionato intere generazioni. Tra gli scrittori a cui la strada è dedicata Pirandello, Sciascia e Camilleri.
Io stesso ho sempre cercato di mettere in evidenza la straordinaria produzione di letteratura della nostra Locride. Di recente l’ho fatto in un mio articolo pubblicato su questo giornale dopo la tre giorni organizzata ad Africo dalla Regione per discutere su una nuova possibile narrazione della Calabria.
Ed è quanto oggi continuiamo a proporre con questa nostra idea, ovvero rileggere la grande produzione letteraria dei vari autori della Locride.
Una proposta che mira a contrastare il messaggio univoco oggi lanciato dai media nazionali: la Locride è solo ‘ndrangheta e poco altro. Per invertire questa concezione della nostra terra, una soluzione potrebbe essere quella di fornire una conoscenza diversa di noi.
Noi oggi proponiamo il progetto della Strada degli scrittori della Locride. Immaginiamo che un visitatore inizi a scoprire la Locride partendo magari da Africo Vecchio, dove può incontrare i luoghi della narrativa di Gioacchino Criaco, che sicuramente in questo tempo rappresenta una delle penne più interessanti nel panorama nazionale. Subito dopo seguendo la vecchia via Dromo, strada costruita dagli antichi greci che collega tutta la Locride, arriviamo a Sant’Agata del Bianco, dove sono nate Tibi e Tascia dalla meravigliosa penna di Saverio Strati; da qui ci dirigiamo verso San Luca per visitare la casa museo di Corrado Alvaro, tra i maggiori autori del novecento italiano. Scendendo qiualche chilometro arriviamo a Careri terra di Francesco Perri, autore del celebre Emigranti. Scendendo ancora, siamo a Bovalino dove visitiamo il Caffè Letterario dedicato a Mario La Cava, autore di alcune delle novelle piu belle dello scorso secolo. Risaliamo brevemente ad Ardore dove ha vissuto Francesco Barillaro in arte Saverio Montalto autore de “La famiglia Montalbano”, sicuramente il primo romanzo dove viene raccontata l’onorata famiglia. Volendo fare un’escursione fuori dalla Locride, dopo Platì, andiamo a Santa Crisitina D’Aspromonte dove è nato Mimmo Gangemi autore di uno dei capolavori del nuovo secolo, La signora di Ellis Island. Scendiamo, quindi, a Locri per ricordare che in questa terra, quando nel resto del mondo si comunicava ancora a gesti, viveva e componeva Nosside, grande e libertina poetessa del III secolo avanti Cristo. Un salto a Siderno per visitare la biblioteca dedicata a Nicola Zitara, ancora poco conoscituo in Italia ma molto noto all’estero per le sue teorie economiche sull’Unità d’Italia. Finiamo – anche se ci sarebbero altre penne importanti da citare – a Stilo, con il più importante filosofo, autore della famosa utopia della “Città del Sole”, Tommaso Campanella. Concluso questo viaggio, ci troveremmo di fronte a un territorio di enorme bellezza sia storica che naturale.
In altri articoli abbiamo criticato la grave assenza di questi scrittori nella formazione scolastica dei nostri giovani, infatti proponevamo che i libri di questi autori fossero inseriti nei programmi di studio di tutte le scuole della Locride.
Potrei aver dimenticato qualcuno che merita menzione, anche perché molti sono i luoghi legati a personaggi letterari che non ho inserito – penso alla casa di Brancaleone dove visse Cesare Pavese e altri – per cui ritengo che chiunque voglia, può aderire o partecipare a questo progetto. Anche perché tra le varie finalità c’è anche la volontà e la preoccupazione di salvare e conservare i beni e luoghi legati alla nostra storia.
La stessa operazione, infatti, sarebbe possibile attuarla anche per quanto riguarda i beni archeologici: la nostra zona, come abbiamo ricordato più volte, detiene il maggior numero di beni culturali in Italia, e tutti insieme potrebbero entrare a far parte di un percorso mozzafiato.
Ps. Nello scrivere questo articolo ho pensato a mio padre, che non mi ha lasciato grandi eredità materiali, ma forse mi ha voluto donare molte cose che sono di valore inestimabile come la conoscenza di molti di questi personaggi, molti libri e molti valori. Tra qualche giorno compio cinquant’anni e mi rendo conto di non essere più un ragazzo, quindi sento forte il desiderio di lasciare qualcosa ai nostri figli che non sia solo materiale ma che li faccia vivere orgogliosi di essere nati in questa terra.