Si voterà il 12 giugno in otto comuni della Locride: Antonimina, Bovalino, Caraffa del Bianco, Caulonia Ciminà, Grotteria, Placanica e Staiti. La nostra redazione in rispetto della legge sulla par-condicio ha formulato le stesse domande a tutti i candidati. Oggi pubblichiamo l’intervista al candidato a sindaco di Antonimina, Massimo Varacalli.
Facciamo insieme una breve descrizione della propria carriera politica? Quali sono stati i momenti più difficili e impegnativi?
Questa che mi accingo ad affrontare è la mia prima esperienza politica. Sono sempre stato attratto dalla politica, ma negli anni, per via dei vari impegni di diversa natura, non sono mai sceso in campo in prima persona. So che arriveranno momenti difficili e impegnativi ma, sono fermamente convinto che la mia squadra abbia tutte le carte in regola per poter affrontare ogni singolo problema lavorando per la comunità e per il paese.
Quando hai deciso di candidarti e perché?
La mia candidatura è nata qualche mese fa, quando un gruppo di cittadini antoniminesi, guidati dallo stesso spirito e dalle stesse idee sono venuti a trovarmi per formare questa nuova compagine politica.”. Era veramente il momento giusto per candidarmi? Dico proprio di SI! Avevo capito che aspettare e vedere non era un’opzione praticabile. La sfida è nel momento presente, il momento è sempre adesso per poter dare una svolta al paese.
Quali sono le cose che non funzionano?
Oggi Antonimina vive un momento particolare. Spopolamento, scarsa coesione tra centro storico e frazioni ma soprattutto macchina amministrativa carente di personale, sia per quanto riguarda il Comune che il Consorzio Termale, quest’ultimo, centro di attrazione per il nostro paese e per i territori limitrofi. Bisogna intervenire immediatamente attraverso un’adeguata politica che sappia sfruttare ogni singola risorsa e sappia cogliere il meglio dai finanziamenti del PNRR, quest’ultimi trampolino di lancio per la crescita economica di tutto il paese
Quali sono le cose che funzionano?
La nostra piccola comunità ha un senso civico non indifferente. L’accoglienza è il nostro punto di forza e allo stesso tempo dev’essere un punto di partenza e di rilancio per poter avviare una politica turistica, guardando alle altre piccole realtà italiane.
Quali sono le idee per avviare un percorso di sviluppo economico?
È necessario rendere più attiva la nostra comunità attraverso l’associazionismo, avvicinando i giovani alla politica attiva dando a quest’ultimi la speranza di vita e migliorando la qualità dell’ambiente. Tutto questo deve avvenire sfruttando le risorse primarie del nostro territorio. Il Cambiamento parte soprattutto da questo! Sapremo imprimere la giusta svolta ad Antonimina.
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