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domenica, Novembre 24, 2024
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Il tempo dei ricordi

Ripercorriamo, insieme, gli avvenimenti e i personaggi più importanti che hanno segnato la data del 1 Maggio

Accadde che:

 1886 (135 anni fa): inizio dello sciopero generale che porterà a ottenere le otto ore lavorative negli Stati Uniti. Questo evento viene oggi commemorato come Primo maggioFesta dei lavoratori” nella maggior parte delle nazioni industrializzate. La data ricorda anche le vittime degli incidenti di Chicago che segnarono l’inizio delle lotte operaie. Lo slogan da tutti ripetuto è Otto ore per lavorare, otto ore per dormire, otto ore per educarsi”. Educarsi voleva dire avere il tempo di leggere, studiare, dedicarsi alla famiglia, partecipare con gli altri e accanto agli altri a movimenti, associazioni di carattere sociale e politico, insomma dare alla propria vita un po’ di umanità limitando lo sfruttamento in fabbrica. Quel giorno in tutti gli Stati Uniti ci furono grandi manifestazioni. A Chicago, le manifestazioni proseguirono fino al 4, giornata che si concluse con un massacro al comizio di Haymarket square: in piazza esplose una bomba, la polizia intervenne sparando sulla folla. Il processo che ne seguì portò all’ingiusta condanna a morte di otto uomini, che passarono alla storia come i “Martiri di Chicago”. Pochi anni dopo, nel 1890, il primo maggio fu acquisita dal movimento operaio internazionale come data simbolica, di festa e di lotta dei lavoratori.

1925 (96 anni fa): viene pubblicato il “Manifesto degli intellettuali antifascisti” sui quotidiani Il Mondo e Il Popolo rispettivamente con i titoli: “La protesta contro il “Manifesto degli intellettuali fascisti” e “La replica degli intellettuali non fascisti al manifesto di Giovanni Gentile”. Il manifesto è stato redatto da Benedetto Croce in risposta al Manifesto degli intellettuali fascisti di Giovanni Gentile, inizialmente sottoscritto da pochi intellettuali italiani, tra cui Eugenio Montale, ma nei successivi mesi ottenne significative adesioni, nonostante il delitto Matteotti abbia dimostrato quanto sia pericoloso prendere posizione contro il fascismo. Tuttavia gli intellettuali antifascisti rimasero sempre un’esigua minoranza e, tra questi ricordiamo Giovanni Amendola che, tra i collaboratori de Il mondo, qualche tempo dopo la pubblicazione del documento di Croce è stato aggredito da squadristi fascisti, per le conseguenze delle ferite riportate. Il manifesto aveva, tuttavia, sottovalutato il potere del fascismo, pensando che fosse una fase di passaggio, una temporanea malattia, che l’Italia doveva subire per rinvigorire la sua vita nazionale e per compiere la sua educazione politica.

Scomparso oggi:

1994 (27 anni fa): muore a Ospedale Maggiore Carlo Alberto Pizzardi, di Bologna, Ayrton Senna pilota automobilistico brasiliano. Nato il 21 marzo 1960, a Santana, San Paolo, (Brasile) è stato campione del mondo di Formula 1 nel 1988, 1990 e 1991, vincitore di 41 GP, è considerato uno dei più forti piloti di tutti i tempi. Ayrton Senna muore a seguito dell’incidente avvenuto alla curva Tamburello, durante il Gran Premio di San Marino, nel circuito di Imola. Durante il settimo giro Senna perde il controllo uscendo di pista e impattando contro il muretto. La perdita del controllo è dovuta al cedimento del piantone dello sterzo, modificato nella notte per consentire al pilota una maggiore comodità e visibilità della strumentazione. Il puntone della sospensione destra anteriore, dopo la rottura, sfonda la visiera del pilota, causando dei gravissimi danni che si rilevano poi fatali per la vita. Durante i primi soccorsi a bordo pista, Senna perde oltre tre litri di sangue e viene trasportato, tramite elicottero, all’Ospedale Maggiore di Bologna. Dopo un primo ricovero in rianimazione, viene decretato morto alle 18.40, senza aver mai più ripreso conoscenza dopo l’incidente. In Brasile sono stati proclamati tre giorni di lutto nazionale; nella città natale di San Paolo, il 5 maggio 1994, sedici fra amici, rivali ed ex piloti lo accompagnarono al luogo della sepoltura. Nella sua tomba è scritto: “Nessuno mi può separare dall’amore di Dio”.

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