Ripercorriamo, insieme, gli avvenimenti e i personaggi più importanti che hanno segnato la data del 26 Maggio.
Accadde che:
1805 (217 anni fa): a Milano, Napoleone Bonaparte viene incoronato re d’Italia nel Duomo. Dopo l’incoronazione a imperatore dei francesi, avvenuta nella cattedrale di Nôtre Dame a Parigi il 2 dicembre dell’anno precedente, Napoleone celebra il suo insediamento sul trono del Regno d’Italia. È una cerimonia ancora più solenne di quella parigina, nella quale Napoleone si cinge di ben tre corone: il diadema imperiale francese, la nuova corona reale d’Italia e la corona ferrea attribuita ai re longobardi, senza contare la presenza della cosiddetta corona di Carlo Magno (in realtà una copia di quella che i re di Francia ricevevano il giorno del loro insediamento).Per l’occasione, il Duomo si trasforma nel palcoscenico di una imponente autorappresentazione del potere, che deve servire ad accreditare Bonaparte e il suo ancor giovane impero al pari delle più antiche monarchie europee. Sul piano della politica concreta, l’incoronazione segna la definitiva investitura di Milano a capitale del Regno d’Italia. Nell’età napoleonica, la città diventa un fervido laboratorio culturale e politico, animato anche da numerosi patrioti giunti da altre parti d’Italia, fondamentale non solo per la nascita della Milano moderna, ma anche per la vicenda politica risorgimentale italiana.
1969 (53 anni fa): John Lennon e Yoko Ono iniziano il loro secondo bed-in per la pace, a Montreal, una peculiare forma di protesta non-violenta (il termine trae ispirazione da “sit-in”) contro la guerra in Vietnam: la coppia rimase a letto per un’intera settimana, invitando giornalisti e amici a dibattere su temi legati al conflitto e alla pace nel mondo. In questa circostanza, inoltre, fu registrata la celeberrima Give Peace a Chance, canzone diventata simbolo della lotta alla guerra. Si trattava, inoltre, della loro luna di miele, dato che John e Yoko si sposarono il 20 marzo. In quella occasione, i due novelli sposi trascorsero un’intera settimana a letto, indossando il pigiama e ricevendo la stampa dalle nove del mattino alle nove di sera per parlare della guerra, della pace e di amore universale. Alle pareti della stanza, erano appesi cartelli con le scritte Hair Peace e Bed Peace, tutti aneddoti raccolti poi nella canzone dei Beatles The Ballad of John and Yoko. L’idea del Bed-In risultò essere un’intuizione geniale della coppia più controversa del periodo, a renderla deflagrante e immortale le tante fotografie che furono scattate in quei giorni. L’immagine del Bed-In, John e Yoko l’uno a fianco dell’altra, la chitarra, i fiori e i cartelli appesi alla finestra rimarrà nella memoria collettiva per sempre.
Nato oggi:
1907 (115 anni fa): nasce, a Winterset (Iowa), John Wayne, nome d’arte di Marion Michael Morrison, una delle grandi icone del cinema americano. Dopo aver lavorato come comparsa e controfigura, ottiene delle parti come attore in film western di serie B grazie al suo fisico atletico e prestante. Il debutto ufficiale avviene nel film “Men Without Women” del 1930. Ma la grande occasione della sua carriera arriva con il ruolo di protagonista in “Ombre rosse” di John Ford, girato nel 1939, regista che farà di Wayne il suo attore-feticcio, riservandogli il ruolo di protagonista nei suoi film più importanti. Proprio a partire da “Ombre rosse”, fra l’altro, prende consistenza l’immagine che lo ha sempre caratterizzato, arrivando ad incarnare il simbolo di una certa America rude e burbera, ma con un sottofondo sensibile e di buon cuore. È attraverso il genere western che si consolida l’immagine di John Wayne come attore, scegliendo sempre parti che esaltassero la lealtà, il coraggio, l’onore e senso dell’amicizia. L’attore americano nella sua lunga carriera ha interpretato più di 250 film, tutti baciati da un gran successo di pubblico. La critica, invece, non ha mai lesinato sugli aggettivi negativi per descrivere la sua recitazione, più volte giudicata inadeguata. Muore, a Los Angeles l’11 giugno 1979. Ancora oggi è fra i più amati attori americani di tutti i tempi, un vero e proprio mito di celluloide capace di sfidare il tempo.