Ripercorriamo, insieme, gli avvenimenti e i personaggi più importanti che hanno segnato la data del 24 Febbraio.
Accadde che:
1922 (100 anni fa): va in scena al Teatro Manzoni di Milano la prima dell’Enrico IV di Pirandello. Considerato il capolavoro teatrale di Pirandello insieme a Sei personaggi in cerca di autore, Enrico IV è uno studio sul significato della pazzia e sul tema caro all’autore del rapporto, complesso e alla fine inestricabile, tra personaggio e uomo, finzione e verità. Un nobile del primo ‘900 prende parte a una mascherata in costume nella quale impersona Enrico IV; alla messa in scena prendono parte anche Matilde di Spina, donna di cui è innamorato, e il suo rivale in amore Belcredi. Quest’ultimo disarciona Enrico IV che nella caduta batte la testa e si convince di essere realmente il personaggio storico che stava impersonando. La follia dell’uomo viene assecondata da tutti. Dopo 12 anni Enrico guarisce e comprende che Belcredi lo ha fatto cadere intenzionalmente per rubargli l’amore di Matilde. Decide così di fingere di essere ancora pazzo, di immedesimarsi nella sua maschera per non voler vedere la realtà dolorosa, ma alla fine arriverà la vendetta da parte del protagonista.
1981 (41 anni fa): Buckingham Palace annuncia al popolo britannico e al resto del mondo il fidanzamento ufficiale del Principe Carlo del Galles con Lady Diana Spencer. L’annuncio del fidanzamento arrivò inaspettato al pubblico:i due, a quanto pare, si erano incontrati solo 13 volte nei sei mesi precedenti l’annuncio, e il principe raccontò di aver chiesto a Diana di sposarlo solo tre settimane prima. Ma nonostante la grande emozione suscitata dall’annuncio sia tra i sudditi di Sua Maestà sia nel resto del mondo, dove la fiaba dell’amore tra i due conquistò i cuori di milioni di persone, alcune risposte alle domande dei giornalisti, lette col senno di poi, sembravano già far presagire i tumultuosi anni della vita di coppia. Quando un cronista della chiese alla coppia se fossero innamorati, Diana rispose, divertita, con un semplice: «Ovviamente». Mentre Carlo si lasciò sfuggire un commento imbarazzante che passò alla storia: «Qualunque cosa significhi innamorarsi». Uno scivolone che all’epoca fu quasi del tutto ignorato, ma riemerse quando scoppiarono i problemi di coppia. Quel giorno, nessuno avrebbe mai potuto immaginare che due innamorati, destinati ad essere felici e creare una famiglia insieme, sarebbero andati incontro ad un destino tanto funesto. Le nozze da favola di Carlo e Diana si svolsero il 29 luglio dello stesso anno e l’evento fu seguito in diretta da 750 milioni di persone. Anticonformista e rivoluzionaria fin dal principio, Lady D soffrì per tutta la vita una profonda solitudine, dovuta all’apparente disinteresse del coniuge che fin troppo spesso la lasciava sola preferendo la caccia: impegni sociali, figli e beneficienza non colmarono mai quel vuoto, che portò alla separazione definitiva il 28 agosto 1996. Soltanto un anno dopo, un tragico incidente strappò l’amata Principessa al suo popolo distrutto da una simile perdita.
Scomparso oggi:
1990 (32 anni fa): muore, a Roma, Sandro Pertini, all’anagrafe Alessandro Giuseppe Antonio Pertini politico, giornalista e partigiano. Nato, a Stella (Savona), il 25 settembre 1896, è stato il settimo presidente della Repubblica Italiana, in carica dal 1978 al 1985, primo socialista e unico esponente del PSI a ricoprire la carica. Ha partecipato alla prima guerra mondiale e dopo la prima condanna a otto mesi di carcere per la sua attività politica, nel 1926 è condannato a cinque anni di confino. Sottrattosi alla cattura, si è rifugiato a Milano e successivamente in Francia, dove ha chiesto e ottenuto asilo politico, lavorando a Parigi. Tornato, in Italia, è stato catturato dalla SS e condannato a morte. La sentenza non ha luogo, nel 1944 evade dal carcere assieme a Giuseppe Saragat e raggiunge Milano per assumere la carica di segretario del Partito Socialista nei territori occupati dal Tedeschi, per poi dirigere la lotta partigiana, per il quale è stato insignito della Medaglia d’Oro. Conclusa la lotta armata, si è dedicato alla vita politica e al giornalismo. È stato eletto Segretario del Partito Socialista, Deputato al Parlamento, Vice-Presidente della Camera dei Deputati, Senatore della Repubblica e presidente del relativo gruppo parlamentare. Eletto Presidente della Repubblica l’8 luglio 1978, ha prestato giuramento il giorno successivo. Ha rassegnato le dimissioni il 29 giugno 1985, diventando Senatore a vita.