Nella tarda serata di ieri, i carabinieri, hanno sottoposto a fermo Rosario Foti, con l’accusa di avere ucciso, il pastore Leo Romeo.
Durante il lungo interrogatorio, l’uomo ha ammesso di avere sparato a Romeo al termine di una colluttazione legata ai terreni destinati al pascolo di animali. Foti, assistito dal suo legale, ha sostenuto che la vittima era solito far pascolare i suoi animali sui terreni della madre. Da qui è nata la discussione, poi degenerata fino all’esplosione della fucilata che ha ucciso il pastore.
Tuttavia, gli investigatori, coordinati dal procuratore capo Giovanni Bombardieri, non sono ancora riusciti a trovare l’arma del delitto.
Stando alla versione dell’uomo, il fucile era in possesso della vittima e sarebbe stato lasciato da Foti sul luogo del delitto vicino al corpo di Leo Romeo, trovato dal fratello venerdì sera in una scarpata, a Condofuri Superiore.
Proseguono, quindi, le indagini per ricostruire la dinamica dell’omicidio e verificare la versione del reo confesso.