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Maturità 2022: cosa ci aspetta? Parte seconda

Abbiamo chiesto ad una ragazza della Locride, che frequenta l’ultimo anno di liceo, il suo pensiero su uno degli esami più importanti della loro vita, ovvero l’esame di maturità e quali emozioni sta provando, nell’attesa di sapere come si svolgerà quest’anno.

Mancano davvero pochissimi mesi all’esame di maturità e ancora notizie certe, riguardo il suo svolgimento, non sono state dichiarate. Molte sono le voci che circolano da molto tempo sulle possibili dinamiche dell’esame e forse, tra pochissimo, i nostri dubbi verranno dissolti.

L’anno scorso, a seguito di problematiche relative al Covid-19, gli esami prevedevano un’unica prova, sotto forma di colloquio dove lo studente poteva discutere riguardo le discipline trattate in esso. 

Cos’è che impedisce il ritorno alle prove d’esame collaudate nel 2019? L’Istituzione scolastica vorrebbe restituire un po’ di credibilità all’esame, perché rimane pur sempre una prova molto importante, un passo significativo per la vita scolastica di uno studente. Come infatti lo stesso Bianchi, Ministro dell’Istruzione,  ha annunciato: “È in atto una nuova fase pandemica, abbiamo la responsabilità di far fare ai ragazzi un esame serio ma tenendo conto dell’andamento. Entro gennaio comunicheremo come sempre le modalità dell’esame di Stato. Faremo un esame serio e ponderato che permetterà a tutti di esprimere al meglio le loro competenze; i ragazzi studino, i docenti stanno facendo il loro lavoro”. 

Anche se certezze non si hanno, la prova di maturità sembrerebbe già stata delineata, come dimostrano le informazioni trapelate dalle interviste di Patrizio Bianchi, basta solo una conferma alla fine di questo mese. La prova di Maturità 2021/2022 non dovrebbe essere molto diversa da quella dell’anno precedente, presenta solo alcune leggere novità. La prima è il ritorno della prova scritta di italiano a carattere nazionale e comune a tutti gli indirizzi di studio. Possiamo dire che ricopre un ruolo simbolico, quello di restituire valore all’esame più importante della carriera scolastica di ogni studente, che inevitabilmente negli ultimi due anni si è dovuto piegare alle esigenze della pandemia. La prova scritta d’italiano potrebbe presentare la sua struttura tradizionale: il MI sceglierà sette tracce tra cui gli studenti ne dovranno scegliere una. Le tracce dovrebbero essere così suddivise: 

  • Tipologia A, che comprende due tracce di analisi del testo;
  • Tipologia B, che comprende tre tracce di testo argomentativo (una dovrebbe essere d’ambito storico);
  • Tipologia C, che comprende due tracce di tema d’attualità. 

I temi delle tracce si scopriranno solo il 22 giugno, giorno individuato mesi fa dal MI come data della prima prova.

La seconda novità, introdotta nella maturità di quest’anno, sarà lo svolgimento dell’elaborato, quest’anno chiamato tesi di diploma. Esso verterà sulle discipline d’indirizzo ma avrà una connotazione multidisciplinare, ciò significa che gli studenti si potranno riallacciare a tutte le discipline studiate facendo gli opportuni collegamenti. L’argomento della tesi di diploma sarà assegnato dai propri insegnanti. 

Infine, l’esame di maturità 2022 si concluderà con il colloquio, che inizierà con la discussione della ‘tesi di diploma’ e, successivamente, si passerà agli argomenti e materiali scelti dai docenti. Si potranno esporre anche le esperienze di PCTO.

Come già anticipato queste sono le anticipazioni che filtrano da fonti ministeriali, tutto dovrà essere ufficializzato da una ordinanza ministeriale. Il Governo punta sul calo dei contagi in vista dell’estate, che dovranno consentire uno svolgimento degli esami più completo e complesso.

Prima di essere ufficializzato, il provvedimento dovrà passare anche dalle commissioni parlamentari di competenza, e quindi anche dal Parlamento. Per quel che riguarda le commissioni non è prevista nessuna novità: dovrebbero restare interne con il solo presidente ad essere esterno.

Come ultimo punto vorrei dedicarmi ad una tradizione molto apprezzata dagli studenti: il Countdown dei 100 giorni in vista dell’esame, festa simbolica in cui si avvia il conto alla rovescia per l’esame di Stato. Gli ultimi mesi di scuola prima della maturità sono i più estenuanti, tra verifiche, interrogazioni e la preparazione per l’esame stesso. Poiché conosciamo la data d’inizio degli esami, contando a ritroso possiamo affermare che quest’anno i 100 giorni alla maturità cadono lunedì 14 marzo.

In quanto studentessa di quinto, quest’anno anche io mi accingo a completare il corso della scuola superiore con un esame che ancora non è stato stabilito. Per molti studenti questo può portare insicurezza, instabilità e timore, ma io non mi preoccuperei molto sinceramente, perché dopo cinque anni di studio lo vedo più che altro come una conclusione esemplare del mio percorso. L’importante, in questi casi, è di non disperare e studiare come si è sempre fatto, se perdiamo tempo a scervellarci su come affrontare questo esame perderemo di vista il nostro vero compito da studenti, lo studio. Se noi continuiamo a studiare, invece, in qualsiasi modo si potrà strutturate l’esame, noi saremo pronti perché abbiamo dietro di noi un bagaglio culturale che ci permetterà di affrontare qualsiasi prova.

Francesca Commisso

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