La Guardia di finanza del Comando provinciale di Catanzaro ha eseguito un sequestro preventivo di somme pari a 82 mila euro emesso dal Gip del capoluogo, su richiesta della locale Procura della Repubblica nei confronti di sei persone indagate per associazione a delinquere finalizzata alla truffa in danno del servizio sanitario nazionale e di falso in certificati amministrativi.
Le persone coinvolte avrebbero prodotto ricette false, utilizzando ricettari rubati e nominativi di sanitari inesistenti o esistenti, ma estranei all’attività illecita, per ottenere la disponibilità di un ingente quantitativo di farmaci da rivendere in una farmacia il cui titolare era coinvolto nel raggiro. In totale 2.574 false ricette sono state redatte, grazie a 116 ricettari sottratti a 31 medici sia dell’azienda sanitaria provinciale, che dell’azienda ospedaliera Pugliese Ciaccio di Catanzaro. Le indagini hanno preso avvio proprio in seguito alla sparizione di un numero rilevante di ricettari “rossi” all’interno dell’azienda ospedaliera Pugliese-Ciaccio.
I nomi degli indagati
Gli indagati, in questa operazione, sono:
I fratelli Raffaele e Carlo Leo sarebbero stati i promotori e gli organizzatori; Ilaria Leo (figlia di Carlo) e Pasquale Gigliotti (dipendente) avrebbero avuto, invece, il ruolo di addetti alle vendite e, infine, Giuseppe Rubino e Antonio Mungo avrebbero procacciato i ricettari trafugandoli dalle due aziende.